iponoico
iponòico agg. [comp. di ipo- e -noico di paranoico] (pl. m. -ci). – In psicologia, detto di un meccanismo psichico che si struttura come pensiero (pensiero i.), ma che si sviluppa su un piano [...] funzionale posto a un livello inferiore a quello proprio dei processi razionali ...
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eccezionalismo
s. m. La convinzione di essere investiti di un ruolo e di una missione ritenuti eccezionali e straordinari. ◆ Il grande economista [Paul Samuelson] riflette da filosofo. Tanto che potrebbe [...] nella storia e nella cultura d’America, di essere «il nuovo paese», portatore della «nuova cultura». Non è un pensiero folle e neppure presuntuoso. (Furio Colombo, Repubblica, 11 settembre 1999, p. 43, Cultura) • L’eccezionalismo americano, che vede ...
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sintesi
sìnteṡi s. f. [dal lat. tardo synthĕsis, gr. σύνϑεσις «composizione», der. di συντίϑημι «mettere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e τίϑημι «porre»)]. – In generale, composizione, combinazione [...] ; quindi, genericam., compendio, esposizione riassuntiva, e sim.: fare, dare la s. di un sistema, di una teoria scientifica, del pensiero di un filosofo; dire, esporre, esprimere in s.; in s., le cose stanno così. In usi fig., riunione di elementi ...
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vagare
v. intr. [dal lat. vagari o vagare, der. di vagus «vagante, instabile»] (io vago, tu vaghi, ecc.). – 1. (aus. avere) Andare qua e là, spostarsi da luogo a luogo senza direzione o meta prestabilita, [...] vaghi A un modo sempre (Ariosto). Frequente in usi fig.: v. con la fantasia; la mente vaga di pensiero in pensiero; Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno (Foscolo); un vagar faticoso dietro a desidèri che non sarebbero mai ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] vita privata raccontando di lui soprattutto i vizî e le miserie, quindi, in genere, sparlarne. d. Scoprire, indovinare il pensiero, le intenzioni, i sentimenti altrui dallo sguardo, dall’aspetto, da segni esteriori: ti leggo negli occhi la bugia; gli ...
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ecopsicologia
s. f. Movimento di pensiero che propone soluzioni terapeutiche per alleviare lo stress prodotto dall’attività quotidiana, ristabilendo un corretto contatto con la natura mediante passeggiate [...] ’Osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, con la partecipazione di relatori provenienti dagli Stati Uniti, dove questa scuola di pensiero ha cominciato a diffondersi dagli Anni ’90. (Stampa, 26 settembre 2006, Aosta, p. 47).
Adattato dall’ingl ...
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errare
v. intr. [lat. errare «vagare; sbagliare»] (io èrro, ecc.; aus. avere). – 1. a. Andare qua e là senza direzione o meta certa: e. per i campi, per i monti, per le strade; fig.: e. con gli occhi, [...] ). b. Sviarsi: e. dalla via, e. dal retto sentiero; fig.: O forse erra dal vero, Mirando all’altrui sorte, il mio pensiero (Leopardi). Quindi: 2. a. Ingannarsi in un’opinione, sbagliare in ciò che si crede o si afferma: Come Livio scrive, che non ...
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animo
ànimo s. m. [dal lat. anĭmus, affine al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. L’anima dell’uomo, soprattutto in quanto principio attivo delle facoltà intellettuali, del sentimento, della volontà (con [...] rispetto a quelli di anima). a. Con riferimento alle facoltà intellettuali, equivale a mente, pensiero, memoria: applicare l’a. a uno studio; avere l’a. occupato da un pensiero; volgere l’a. a un oggetto; mi nasce nell’a. un sospetto; cadere in ...
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rivolgere
rivòlgere v. tr. [lat. revolvĕre, comp. di re- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Volgere di nuovo: sentendosi chiamare di nuovo, rivolse gli occhi verso di lui. b. Volgere [...] e dubitosamente: varie cose fra sé rivolgendo intorno a questo fatto (Boccaccio); r. nella mente, nell’animo, nel cuore un pensiero, un’idea, un piano. Nell’intr. pron., soprattutto dei corpi celesti, girare nel cielo: il sole si rivolge con tutti ...
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de-confessionalizzare
v. tr. Privare dei connotati confessionali e ideologici, rendere pragmatico. ◆ Quello di cui si sente bisogno, almeno in Italia, è una separazione netta tra attività del pensiero [...] civile e militanza negli accampamenti partitici. Il clericale del pensiero non è utile né a sé, né alla società, né allo schieramento che pure intende favorire. Si sentirà meno solo, ma il gruppo che forma tenderà non di rado a divenire gregge. De- ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...