tenuità s. f. [dal lat. tenuitas -atis, der. di tenuis "tenue"]. - 1. [con riferimento a cosa, l'avere limitato spessore: t. di uno stelo, di un velo] ≈ (non com.) esiguità, esilità, finezza, sottigliezza. [...] , robustezza. b. [con riferimento a un castigo e sim., l'essere contraddistinto da clemenza: t. di una pena] ≈ clemenza, leggerezza. ↔ durezza, inclemenza, pesantezza, rigorosità, severità. ↑ crudeltà, disumanità, ferocia, inesorabilità, spietatezza ...
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briga s. f. [etimo incerto]. - 1. [affare molesto e noioso, faccenda intricata e sim.] ≈ bega, fastidio, grana, grattacapo, impiccio, molestia, noia, preoccupazione, problema, (fam.) rogna, (pop.) rottura [...] di fare qualcosa, con la prep. di: prendersi la b. di risolvere un problema] ≈ adoperarsi (per), darsi la pena, impegnarsi (per). ↔ (pop.) fregarsene, (pop.) infischiarsene. 2. [questione che oppone due persone: avere b. con qualcuno] ≈ attrito ...
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parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] ma non il parlare sottovoce: li ho sentiti malignare per ore su di me. Parlottare, vuol dire anche «parlare a mala pena una lingua»: quando era viva la padrona parlottava un po’ il veneziano (I. Nievo). Bofonchiare sottolinea, in aggiunta all’idea di ...
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Fabio Rossi
ridere. Finestra di approfondimento
Gradi di riso - L’allegria può essere manifestata in vari modi. I verbi più com. sono r. e sorridere, il primo dei quali indica un lasciarsi andare più [...] quella gracile bimbetta in braccio, che vagiva con la vocina agra di latte (L. Pirandello). Così come fare r., anche fare piangere è spesso usato in senso fig., nel sign. di disgustare ,fare pena o schifo e sim.: vestito così fai proprio piangere. ...
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passibile /pa's:ibile/ agg. [dal lat. tardo passibĭlis, der. di passus, part. pass. di pati "patire, soffrire", sul modello del fr. passible]. - 1. (burocr.) [che può essere sanzionato con una ammenda [...] o con una pena, con la prep. di: essere p. di multa; reato p. di arresto] ≈ condannabile (con), penalizzabile (con), punibile (con), sanzionabile (con). ↔ [con uso assol.] impunibile. 2. (non com.) [che può essere oggetto di una variazione, di un ...
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sale s. m. [lat. sal salis "sale" (e anche "mare") e, in senso fig., "arguzia"]. - 1. (chim.) [composto generalm. cristallino derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno [...] , senno. ↑ saggezza. ↔ avventatezza, disavvedutezza. ↑ dissennatezza, insensatezza, sconsideratezza, stoltezza, stupidità. b. [ciò a cui vale la pena dare importanza, in quanto costitutivo di qualcosa: l'amore è il s. della vita] ≈ ‖ base, essenza ...
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patema /pa'tɛma/ s. m. [dal gr. páthēma "sofferenza", der. del tema path- di páskō "soffrire"] (pl. -i). - [preoccupazione angosciosa: avere un p. d'animo] ≈ accoramento, affanno, afflizione, (non com.) [...] ambascia, angoscia, angustia, ansia, ansietà, apprensione, pena, sofferenza, tormento. ↔ conforto, sollievo. ...
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patibolo /pa'tibolo/ s.m. [dal lat. patibŭlum, der. di patēre "essere aperto, manifesto" (originariamente, era il luogo su cui il condannato veniva legato e esposto al pubblico), raccostato a pati "patire"]. [...] - 1. [strumento con cui viene ucciso un condannato, e anche la pena stessa: condannare al p.] ≈ ⇓ capestro, forca, ghigliottina. 2. (fig., non com.) [grande sofferenza] ≈ calvario, tormento, tortura, via crucis. ...
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patimento /pati'mento/ s. m. [der. di patire]. - 1. [spec. al plur., condizione di chi soffre fisicamente o moralmente, per lo più in modo prolungato: sopportare i più atroci p.] ≈ affanno, afflizione, [...] dolore, pena, sofferenza, tormento, travaglio. ↔ contentezza, gioia, soddisfazione. 2. (estens.) [spec. al plur., sofferenza dovuta a ristrettezze economiche] ≈ privazione, rinuncia, ristrettezza, stento, tribolazione. ↔ agiatezza, benessere. ...
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Fabio Rossi
parlare. Finestra di approfondimento
Volume e tipi di voce - P. è il verbo più generico per indicare l’atto dell’emettere parole. I vari sinon. sono tutti più specifici, circoscritti ora al [...] ma non il parlare sottovoce: li ho sentiti malignare per ore su di me. Parlottare, vuol dire anche «parlare a mala pena una lingua»: quando era viva la padrona parlottava un po’ il veneziano (I. Nievo). Bofonchiare sottolinea, in aggiunta all’idea di ...
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Sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria a chi abbia commesso un reato.
Profili generali
La p. criminale, o p. in senso stretto, appartiene al genere delle sanzioni punitive, rivolte cioè a garantire l’osservanza della norma...
pena
Emilio Pasquini
Accantoniamo ovviamente tutti gli esempi già registrati nella voce ‛ appena ', sia per l'avverbio modale o di quantità sia per l'unico caso di congiunzione temporale (ne resta fuori soltanto Fiore CCII 4 a pena mai maggiore...