difendere
difèndere v. tr. [lat. defendĕre, comp. di de- e -fendĕre «colpire, urtare», tema verbale che si ritrova anche in offendere e nell’agg. infensus] (pass. rem. difési, difendésti, ecc.; part. [...] viso abbrusciato non difese La conoscenza süa al mio ’ntelletto (Dante). Proibire, vietare: il re di Francia avea difeso, sotto pena del cuore, che niuno torneasse (Novellino); I0 te ’l difenderò, colui rispose (T. Tasso). b. Tener lontano: Un culto ...
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sfare
v. tr. [der. di fare, col pref. s- (nel sign. 1)] (pres. io sfàccio o sfò, tu sfai, ecc.; il resto della coniug. segue fare). – 1. a. Scomporre quanto è già stato fatto: s. un lavoro. b. Sciogliere, [...] : la pioggia ha sfatto la neve. In usi fig., letter., consumare, struggere: e chi mi sface Sempre m’è inanzi per mia dolce pena (Petrarca). V. disfare, che nell’uso trans. è la forma più comune. 2. Com. anche nella forma intr. pron., sfarsi: a ...
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castagna
s. f. [lat. castanea, der. del gr. κάστανον «castagna, castagno»]. – 1. Il frutto mangereccio del castagno: è un achenio, globoso-schiacciato, a pericarpo (buccia o scorza) coriaceo, di color [...] fare qualcosa in vantaggio proprio esponendo altri al rischio; cavare (o anche levare, togliere) le c. dal fuoco per qualcuno, darsi pena o esporsi a un rischio per solo profitto d’altri (le due ultime frasi ricalcano il fr. tirer les marrons du feu ...
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ambasciatore
ambasciatóre (ant. ambasciadóre) s. m. (f. -trice) [dal provenz. ambaissador]. – 1. Chi si reca o risiede per conto o in nome di uno stato o di una comunità presso un altro stato o presso [...] ), persona incaricata di recare un’ambasciata, di riferire un messaggio privato: farsi a. di una buona notizia; di uso frequente il prov. ambasciator non porta pena, chi è incaricato di recare un’ambasciata non è responsabile del contenuto di questa. ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] di Rienzo): diceva d’averlo saputo dal tal dei tali, da non so chi, da persona che ora non ricordo o che non vale la pena di nominare. 3. a. agg. e pron. indef. Preceduto da un, equivale a un certo; poco usato come agg. (avevo conosciuto un t. Enrico ...
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pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] locuz. fare pelo: le muraglie di essi [palagi] fanno pelo e corpo qua e là, e piene di scrèpoli a mala pena si reggono (Algarotti). b. P. del marmo, espressione usata dai cavatori per indicare sottili fratture saldate, poco visibili, che attraversano ...
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adiposo
adipóso agg. [der. di adipe]. – Ricco di adipe, grasso, pingue: Aborro in su la scena Un canoro elefante Che si strascina a pena Su le adipose piante (Parini). Nel linguaggio medico, tessuto [...] a., varietà di tessuto connettivo, che ha essenzialmente funzioni trofiche e meccaniche; cellule a., le cellule caratteristiche del tessuto adiposo (dette anche adipociti), di aspetto per lo più rotondeggiante ...
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sommare
v. tr. e intr. [der. di somma] (io sómmo, ecc.). – 1. tr. a. Addizionare, eseguire un’addizione, calcolare una somma: s. due numeri, due quantità, due angoli; s. un numero con un altro o, meno [...] più di diecimila euro. ◆ Part. pass. sommato, anche in costruzione assol. nell’espressione tutto sommato, considerando tutto, tenendo conto di tutti gli elementi: quest’affare, tutto sommato, non mi conviene; tutto sommato, vale la pena di accettare. ...
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sommario1
sommàrio1 agg. [der. di somma]. – 1. Fatto per sommi capi, limitandosi agli elementi fondamentali e trascurando i particolari: racconto s., descrizione s. di un avvenimento; esame s. della [...] dal pubblico ministero o dal pretore (v. istruzione, n. 3). Per estens., nell’uso com., giustizia s., esecuzione s., pena capitale comminata ed eseguita senza regolare processo, con una procedura illegale e sbrigativa: la folla ha fatto giustizia s ...
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laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella [...] , e non da monache; beneficio l., beneficio ecclesiastico di cui è investito un laico; comunione l., era così detta la pena dell’interdizione dagli uffici sacri, inflitta ai chierici rei di gravi colpe; pensione l., quella che un laico ritrae da un ...
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Sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria a chi abbia commesso un reato.
Profili generali
La p. criminale, o p. in senso stretto, appartiene al genere delle sanzioni punitive, rivolte cioè a garantire l’osservanza della norma...
pena
Emilio Pasquini
Accantoniamo ovviamente tutti gli esempi già registrati nella voce ‛ appena ', sia per l'avverbio modale o di quantità sia per l'unico caso di congiunzione temporale (ne resta fuori soltanto Fiore CCII 4 a pena mai maggiore...