estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] ciel che quei sudori estremi Cotesta cara e tenerella salma Provar dovesse (Leopardi), i sudori della morte; l’e. supplizio, la pena di morte; e. onori, i funerali; porgere l’e. saluto, a un defunto; e. unzione, sacramento della Chiesa cattolica, ora ...
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piacente
piacènte (ant. piagènte, plagènte e altre var.) agg. [part. pres. di piacere2]. – Che piace, detto di persona che, anche se non particolarmente bella, o non più giovanissima, è tuttavia attraente, [...] li occhi una dolcezza al core (Dante). Meno com. con sign. più ampio, cioè piacevole, gradevole, amabile: al mondo non è pena sì cocente Che non torni piagente (Ch. Davanzati). ◆ Avv., ant., piacenteménte, piacevolmente, o con piacere, volentieri. ...
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stenebrare
v. tr. [der. di tenebra, col pref. s- (nel sign. 4)] (io stènebro, ecc.), letter. – Togliere dalla tenebra, dal buio, dall’oscurità: due fanaletti piagnucolosi, affogati nella nebbia, stenebravano [...] a mala pena quel lercio budello (Pirandello); più usato in senso fig.: s. la coscienza, la mente, restituirla alla luce della verità; qual sole o quai candele Ti stenebraron sì che tu drizzasti Poscia di retro al pescator le vele? (Dante), qual lume ...
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acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] che sente intensamente il desiderio: Li miei compagni fec’io sì aguti, Con questa orazion picciola, al cammino, Che a pena poscia li avrei ritenuti (Dante). 3. In grammatica, accento a., segno grafico (´) che in italiano è adoperato per indicare il ...
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contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante [...] alla stipulazione di un contratto futuro (detto c. definitivo, in genere traslativo di proprietà o di altri diritti reali): pena la nullità, dev’essere fatto nella stessa forma prescritta dalla legge per il contratto definitivo. C. tipo, quello col ...
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assistenziario
assistenziàrio s. m. [der. di assistenza], non com. – Istituto che ha lo scopo di assistere temporaneamente coloro che abbiano scontato una pena detentiva, e di aiutarli a trovare stabile [...] lavoro ...
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cartella
cartèlla s. f. [der. (propr. dim.) di carta]. – 1. Foglio stampato o scritto, polizza, scheda; in partic.: a. C. della tombola, cartoncino rettangolare o foglietto contenente i numeri per prendere [...] mezzi d’indagine della polizia scientifica; un documento simile è la c. biografica per detenuti, in uso presso gli istituti di pena. d. C. clinica: incartamento o documentazione riguardante la malattia di una persona ricoverata in una clinica o in un ...
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contrizione
contrizióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., contritio -onis, der. di contritus: v. contrito]. – Sentimento di vivo dolore e di sincero pentimento per colpe commesse, soprattutto in trasgressione [...] di norma si recita dopo la confessione dei peccati nel sacramento della penitenza. In teologia, la contrizione è considerata pentimento perfetto, e contrapposta all’attrizione che è invece pentimento imperfetto perché determinato da paura della pena. ...
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palo
s. m. [lat. palus, etimologicamente affine a pala1, con cui ha in comune il sign. di «ciò che si affonda nel terreno»]. – 1. Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della [...] Con riferimento a tempi lontani: supplizio del p., l’impalamento; mettere al p., legare a un palo una persona, come forma di pena o di tortura. 2. fig. a. In similitudini e come termine di paragone, con riferimento alla postura, al portamento: stare ...
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adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, [...] Per fina disianza, Ca per lunga dimoranza Troppo m’adastia talento (Odo delle Colonne); rifl., affrettarsi: Boezio si sedeva ed Avicena, Ed altri molti, i qua’ s’a dir m’adasto, Non fosse troppo rincrescevol pena Dubbio a’ lettor (Boccaccio). ...
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Sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria a chi abbia commesso un reato.
Profili generali
La p. criminale, o p. in senso stretto, appartiene al genere delle sanzioni punitive, rivolte cioè a garantire l’osservanza della norma...
pena
Emilio Pasquini
Accantoniamo ovviamente tutti gli esempi già registrati nella voce ‛ appena ', sia per l'avverbio modale o di quantità sia per l'unico caso di congiunzione temporale (ne resta fuori soltanto Fiore CCII 4 a pena mai maggiore...