snob
〈snòb〉 s. ingl. [parola che significava in origine «cittadino di basso ceto» e nell’ingl. dialettale «ciabattino», assunta nel gergo studentesco inglese per indicare una persona estranea all’ambiente, [...] esistevano i tubercolotici, così in quella remotissima età esisteva la gente per la quale obbedire, imitare e sopratutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob, infatti, è il contrario ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] una spina. Com. le espressioni prov.: non c’è rosa senza spine, non c’è cosa gradita che non sia accompagnata da qualche pena; cogliere la rosa e lasciare la s., prendere quello che c’è di gradito o di piacevole in una cosa lasciando da parte quello ...
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harakiri
〈harakiri〉 s. giapp. [comp. di hara «ventre» e tema di kireru «tagliare»], usato in ital. al masch. – In Giappone, forma di suicidio, volontario o imposto, che veniva attuato squarciandosi il [...] ventre con la spada: era tradizionale nella casta dei samurai, che così si sottraevano alla pena capitale, o manifestavano solennemente la propria protesta contro un’ingiustizia subìta, o esprimevano il proprio dolore per la morte del loro signore ( ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] in lutto; e. in simpatia, in odio a qualcuno; e. in grazia di Dio. Con riferimento a stati d’animo: e. in collera; e. in pena, in ansia per qualche cosa. b. Contiene spesso l’idea del moto: e. in via, in cammino, in viaggio (anche fig.: e. in via di ...
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libello
libèllo s. m. [dal lat. libellus, dim. di liber «libro»]. – 1. ant. Libretto, volume di piccola mole: nel proemio che precede questo l. (Dante, con riferimento alla Vita nuova). 2. Nel linguaggio [...] falso nome, nel quale si attribuivano a taluno azioni turpi o disonoranti, in modo da infamarlo; per interpretazione delle leggi romane, si comminava all’autore confesso la pena di morte, talora aggravata dalla confisca dei beni. ◆ Pegg. libellàccio. ...
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dispositivo
dispoṡitivo agg. e s. m. [der. del lat. disposĭtus, part. pass. di disponĕre «disporre»; nel sign. 3, dal fr. dispositif]. – 1. agg., non com. Che vale a disporre a un dato fine: virtù, facoltà [...] alla domanda o all’imputazione, e l’indicazione, soprattutto nel secondo caso, delle conseguenze del giudizio (determinazione della pena, oppure ordine di liberazione dell’imputato detenuto). 3. s. m. Congegno che serve a una determinata funzione: la ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] : non merito davvero i tuoi rimproveri; non meritava d’essere cacciato così. Con uso impers., non merita, non ne vale la pena: è inutile parlarne, non merita davvero; non merita che tu perda tempo con lui; iron.: meritava proprio che ci affannassimo ...
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meritevole
meritévole agg. [der. di meritare]. – Che merita, che è degno o si trova nelle condizioni opportune per avere, per ottenere qualche cosa: riconoscere, ritenere qualcuno m. di lode, di premio, [...] d’incoraggiamento, di ricompensa, o anche, meno com., di pena, di biasimo, ecc.; è un’opera m. d’attenzione. Usato assol., essere, rendersi m., ha sempre senso buono (degno di lode e sim.). ◆ Avv. meritevolménte, non com., in modo proporzionato al ...
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buttare
v. tr. [dal fr. ant. bouter «colpire; gettare; germinare», provenz. botar, dal franco *bōtan «colpire»]. – 1. a. Lanciare con la mano un oggetto o lasciarlo andare dopo avergli impresso una certa [...] passivamente una situazione svantaggiosa senza reagire, o sprecarsi, darsi anima e corpo a imprese che non ne valgono la pena; buttarsi giù, perdersi d’animo, avvilirsi, abbassarsi. Nel linguaggio di teatro, buttarsi, detto dell’attore che recita con ...
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scappellotto
scappellòtto s. m. [forse der. del region. scoppola (o scopola), raccostato a cappello]. – Colpo dato con la mano aperta sulla parte posteriore della nuca per infliggere un lieve castigo [...] , al cinema, a teatro a scappellotto; tu, Grazia, va alla porta, se no entrano di scappellotto (Verga); anche, a mala pena, per indulgenza altrui: all’esame è stato promosso a (o con lo, con uno) scappellotto, a scappellotti; è sempre andato avanti ...
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Sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria a chi abbia commesso un reato.
Profili generali
La p. criminale, o p. in senso stretto, appartiene al genere delle sanzioni punitive, rivolte cioè a garantire l’osservanza della norma...
pena
Emilio Pasquini
Accantoniamo ovviamente tutti gli esempi già registrati nella voce ‛ appena ', sia per l'avverbio modale o di quantità sia per l'unico caso di congiunzione temporale (ne resta fuori soltanto Fiore CCII 4 a pena mai maggiore...