peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] nell’antica tradizione teologica, p. (o vizio) capitale, ognuno dei sette peccati (superbia, avarizia, lussuria, ; è un p. fare del bene a certa gente, non ne vale la pena; frequente l’uso ellittico, senza il verbo essere e spesso anche senza l’art ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno [...] mettere a morte un colpevole (o ritenuto tale) senza regolare processo. b. Sentenza di condanna, pena, supplizio capitale: fare g., condannare, fare eseguire la pena, giustiziare: è stata fatta g.; il luogo della g., il patibolo; l’esecutore della g ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] a m.; esser còlto, sorpreso, rapito dalla morte. c. Con riferimento all’esecuzione capitale: comminare la pena di m.; era fatto divieto a chiunque di portare armi, pena la m.; sentenza di m. (anche fig., qualunque giudizio o notizia che rechi grave ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] oppure (spec. nella forma pio l.) convento, santuario e sim.; l. di pena, carcere, penitenziario e sim.; l. comodo o l. di decenza, latrina, gabinetto poi le varie quote o azioni in cui era diviso il capitale dei monti (v. monte nel sign. 7 a) o ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] la necessità (logica) del suo manifestarsi (pena la contraddizione, appunto), la ragion sufficiente, di una rendita perpetua dello stato, la proporzione tra la rendita stessa e il capitale nominale. c. Nell’uso com., in ragione di, sulla base di, nel ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] nel medioevo, scrittura r. (contrapp. a capitale elegante), tipizzazione della scrittura capitale libraria (v. capitale1, n. 3). 3 con intonazione scherz. o affettuosa: ci rese a mala pena il saluto, quel rusticone (De Amicis)._◆ Avv. rusticaménte, ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] lavoro viene considerato uno dei fattori che, insieme con il capitale, la terra e la capacità organizzativa, concorre alla produzione passeggeri, posta e merci. g. L. forzati: pena esistente presso i popoli antichi e conservata in alcune legislazioni ...
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mitera
mìtera s. f. – Variante ant. di mitra1. Questa forma fu spec. usata per indicare un foglio accartocciato che un tempo veniva messo per vituperio in testa a quelli che erano stati condannati alla [...] penacapitale oppure alla gogna o a passare attraverso la città sulla schiena di un asino. ...
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impiccamento
impiccaménto s. m. [der. di impiccare]. – L’impiccare, l’impiccarsi, l’essere impiccato. Ha sign. più ampio di impiccagione, in quanto è definito, nel linguaggio medico e spec. in medicina [...] agisce col meccanismo della compressione e dello stiramento, e che può verificarsi per accidente, omicidio, suicidio o esecuzione di penacapitale (in quest’ultimo caso e in tutti quelli in cui si ha sospensione del corpo, all’asfissia si aggiunge ...
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harakiri
〈harakiri〉 s. giapp. [comp. di hara «ventre» e tema di kireru «tagliare»], usato in ital. al masch. – In Giappone, forma di suicidio, volontario o imposto, che veniva attuato squarciandosi il [...] ventre con la spada: era tradizionale nella casta dei samurai, che così si sottraevano alla penacapitale, o manifestavano solennemente la propria protesta contro un’ingiustizia subìta, o esprimevano il proprio dolore per la morte del loro signore ( ...
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Pena capitale eseguita mediante getto di pietre contro il condannato. Sia nel Vicino Oriente antico, sia nell’Europa antica e medievale la l. ricorre tanto come spontaneo sfogo dell’ira collettiva, quanto come pena prescritta dalle leggi. Tuttavia,...
Nel Medioevo, forma d’inasprimento della pena capitale, consistente nello strappare le carni del condannato con tenaglie arroventate; raramente applicata, ma scomparsa da alcune legislazioni solo ai primi dell’Ottocento.