pelame
s. m. [der. di pelo]. – L’insieme dei peli che coprono il corpo di un animale (il termine è usato quasi sempre al sing., e spesso accompagnato da una determinazione relativa al colore): p. fulvo, [...] bruno, bianco, macchiato, pezzato. Non com., in senso fig. e scherz., le locuz. essere di un p., di uno stesso p. e sim., avere la stessa indole, lo stesso carattere ...
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oligotrichi
oligòtrichi s. m. pl. [lat. scient. Oligotricha, comp. di oligo- e gr. ϑρίξ τριχός «pelo», qui «ciglio»; cfr. gr. tardo ὀλιγόϑριξ -τριχος «che ha pochi capelli o pochi peli»]. – Ordine di [...] protozoi ciliati con ciglia assenti o scarse e membranelle orali prominenti; vi appartengono numerose specie marine che conducono vita libera, nonché specie commensali che vivono nello stomaco di molti ...
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procavia
procàvia s. f. [lat. scient. Procavia, comp. di pro-2 e del nome del genere Cavia: v. cavia]. – Genere di mammiferi iracoidei, con poche specie diffuse in Asia e Africa: sono lunghi circa 30 [...] cm, hanno corpo compatto, mantello di colore bruno scuro con un ciuffo di peli neri sul dorso; vivono in colonie nelle zone rocciose e nelle savane. ...
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pelatina
s. f. [dim. di pelata1]. – In veterinaria, nome dato all’alopecia quando la caduta dei peli è accompagnata o seguita da desquamazione dell’epidermide. ...
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pelato
agg. [part. pass. di pelare]. – 1. a. Privo di peli; nell’uso fam., privo di capelli, quindi calvo: cranio p., testa p., e scherz. zucca p.; in espressioni comparative: avere la testa p. come [...] un uovo, come una palla da biliardo, essere completamente calvo. Anche come s. m. (f. -a), fam. o spreg.: quel p. non lo sopporto proprio! b. Per estens., brullo, privo di vegetazione: si vede un collinone ...
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pelatore
pelatóre s. m. (f. -trice) [der. di pelare]. – Chi pela, anche in senso fig.; in partic., nella tecnica, operaio che, mediante speciali lame d’acciaio, toglie nelle pelli da conciare i peli [...] che restano dopo il trattamento a calce. Per le macchine pelatrici, v. pelatrice ...
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politrichia
politrichìa (o politricòṡi) s. f. [comp. di poli- e -trichia (o -tricosi)]. – Nel linguaggio medico, esagerato numero e sviluppo dei peli, sinon., meno com., di pertrichia o ipertricosi. ...
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pappo2
pappo2 s. m. [dal lat. pappus, gr. πάππος]. – In botanica, complesso di appendici posto all’apice del frutto delle composite, valerianacee, ecc., che presenta aspetto diverso: squamette, setole, [...] peli semplici o piumosi; è considerato una trasformazione del calice rudimentale, e in certe specie serve a facilitare la dispersione del frutto per mezzo del vento. ...
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aspraggine
aspràggine s. f. [der. di aspro1, per l’aspetto]. – Pianta erbacea annua della famiglia composite liguliflore (Picris echioides), comune nei coltivati e nei ruderi del Mediterraneo; è provvista [...] di peli ruvidi biforcati o muniti di uncini, e le brattee esterne dell’involucro fiorale sono fogliacee e molto maggiori delle interne. ...
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processionaria
processionària s. f. [der. di processione]. – Nome comune delle farfalle della famiglia tomatopeidi, dal corpo grosso e peloso, i cui bruchi, rivestiti di peli urticanti, in grado di provocare [...] dolorose irritazioni anche nell’uomo, gregarî, si spostano in lunghe file (da cui il nome) alla ricerca del cibo; durante l’inverno si riuniscono entro bozzoli sericei, bianchi o grigiastri, di notevoli ...
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Ciascuna delle formazioni filiformi di sostanza cornea, della pelle dell’uomo e degli altri Mammiferi. Per analogia, formazione del tessuto epidermico nei vegetali.
Anatomia
I p. sono formazioni caratteristiche della pelle dei Mammiferi (fig....
PELI, Francesco
Daniela V. Aretin
PELI (Pelli), Francesco. – Nacque a Modena il 21 agosto 1680 da Giacomo Peli e Margherita Malagola.
Fu battezzato l’indomani in S. Domenico (Modena, Archivio della Curia arcivescovile, Parrocchia di S. Domenico,...