capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da [...] solo parziale o malaccorta o improduttiva, con la sospensione dell’attività o di particolari settori dell’attività, ecc.): è un peccato perdere un tale c. umano. d. Per metonimia, la classe detentrice dei mezzi di produzione: lotta tra c. e lavoro ...
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formazione-base
(formazione base), loc. s.le f. Nelle competizioni sportive, schieramento di partenza di una squadra. ◆ A ogni inizio stagione -- come era già capitato a Beppe Furino, figura mitologica [...] , regolarmente, e per non uscirne più, alla seconda di campionato. (Foglio, 19 gennaio 2000, p. 2) • È però un vero peccato, per la serie di circostanze che abbiamo appena enumerato, che non sia potuto partire dalla formazione-base di quest’anno per ...
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milizia
milìzia s. f. [dal lat. militia, der. di miles -lĭtis «milite»]. – 1. a. ant. L’esercizio del mestiere delle armi, la vita militare: darsi alla m.; entrare nella m.; abbandonare la m.; essere [...] cristiano deve seguire come soldato di Cristo, consistente nell’esercizio assiduo della virtù e nella lotta contro le passioni e il peccato per il raggiungimento di una vittoria oltremondana: la m. terrena; la vita è una m. (cfr. Giobbe 7, 1: militia ...
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budinoso
agg. (iron.) Che ricorda un budino, che ha l’aspetto molle e tremolante di un budino. ◆ Cellulite, politica e tabù a Miss Italia 1998. È il bello e variegato mondo di un concorso di bellezza: [...] famiglia. (Paola Pollo, Corriere della sera, 4 settembre 1998, p. 19, Cronache) • Come si mangia alle feste di partito? […] Peccato che sia tutto troppo secco, dai wurstel alle costine. Migliore la braciola. Il «bonnet» è troppo budinoso, il nebbiolo ...
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lebbra
lébbra (o lèbbra; letter. lébra, ant. lépra) s. f. [dal lat. lepra, gr. λέπρα, der. di λέπω «squamare»]. – 1. Grave malattia contagiosa a decorso cronico, di cui è agente patogeno un batterio [...] agisce su opere architettoniche, sculture, ecc.: la l. che corrode i palazzi veneziani. b. Male morale che contamina e in certo modo piaga l’animo: infettato ... dalla l. del peccato (Segneri); società ... immune dalla l. del denaro (Bontempelli). ...
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remissione
remissióne s. f. [dal lat. remissio -onis, der. di remittĕre «rimettere», part. pass. remissus]. – 1. a. L’azione e il fatto di rimettere, cioè di condonare e di rinunciare a punire o comunque [...] (Manzoni); che Dio vi conceda la r. delle vostre colpe. In partic., nella teologia cattolica, r. del peccato o dei peccati, conseguibile per l’infusione della grazia santificante attraverso il sacramento della penitenza; in diritto privato, r. del ...
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fomite1
fòmite1 s. m. [dal lat. fomes -mĭtis «esca, alimento del fuoco», der. di fovere «riscaldare»]. – 1. ant. Esca, materia arida che serve ad accendere il fuoco e a mantenerlo vivo. 2. fig. Cagione, [...] incentivo d’un male (fisico o morale): l’ambizione dei governanti è f. di discordie; farsi, divenire f. del peccato, delle passioni, della lussuria. ...
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ritroso
ritróso (ant. retróso) agg. e s. m. [lat. retrōrsus «volto all’indietro», comp. di retro «indietro» e versus o vorsus, part. pass. di vertĕre «volgere»]. – 1. agg. a. Che va all’indietro, rispetto [...] far la ritrosa E baciami qui (Fogazzaro). Con sign. più partic.: Ché ’l furor de lassù, gente ritrosa, Vincerne d’intellecto, Peccato è nostro e non natural cosa (Petrarca), gente ostinata nel male o restìa a volere comprendere la verità dei fatti. 2 ...
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vendetta
vendétta s. f. [lat. vindĭcta «rivendicazione; liberazione; vendetta; castigo», der. di vindicare: v. vendicare]. – 1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di [...] arrosto bruciacchiato, che grida v.); l’espressione appartiene in origine al linguaggio della Chiesa la quale definisce l’omicidio volontario, il peccato impuro contro natura, l’oppressione dei poveri, il defraudare la mercede agli operai, «i quattro ...
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vendicativo
agg. [der. di vendicare]. – Di persona che, per animo suscettibile e astioso, e per mancanza di generosità, è incapace di perdono e portata a vendicarsi anche di torti e offese lievi: un [...] uomo v., un carattere v.; con uso sostantivato: fece un rapido esame, se avesse peccato contro qualche potente, contro qualche v. (Manzoni) Nel Codex iuris canonici del 1917, pena v., inflitta a scopo prevalentemente punitivo (rimozione o sospensione ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...