partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, [...] siamo un partito-movimento, un partito-rete, un partito che ancora si sta formando – dicono –, mentre i Ds sono il vecchio Pci: con i suoi apparati, la sua robustezza, la sua disciplina e, anche, il suo gruppo dirigente. Ergo, sostengono i dirigenti ...
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pista rossa
loc. s.le f. Insieme di elementi indiziari che individuano una matrice terroristica riconducibile all’estrema sinistra extraparlamentare. ◆ Dietrologia e polverone spionistico parevano alleati [...] gennaio del 1980, i primi arresti. Bruno Fantuzzi, laurea in sociologia a Trento, che nel ’75 era stato espulso dal Pci come estremista. Un suo amico, Mario Nutile, fotografo. Le confessioni in cella di un pentito calabrese mandano in carcere anche ...
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precettoso
agg. (iron.) Prodigo di esortazioni e consigli, anche moraleggianti. ◆ La tv commerciale, fin dal suo nascere, è stata […] Una specie di basic-television, populista e impulsiva quanto il monopolio [...] ricordo che la parola cambiamento, si vota per cambiare, cambiamo l’Italia, era automaticamente accostata alla sinistra, persino al Pci che era un pachiderma. Ora non la usa più. O la usa a sproposito» [Michele Serra intervistato da Claudio Sabelli ...
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iperlaicista
(iper-laicista), agg. Che sostiene a oltranza l’autonomia di giudizio da scelte aprioristiche, ideologiche e religiose. ◆ Le ragioni multiformi del no olandese, con un connubio incrociato [...] 2005, p. 1, Prima pagina) • È del tutto plausibile che il presidente [Giorgio] Napolitano, già ragguardevole esponente del Pci togliattiano, abbia voluto inviare alla Chiesa un messaggio distensivo, un segnale di buona volontà, tanto più dalla Spagna ...
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ipervisibilita
ipervisibilità s. f. inv. Visibilità eccessiva. ◆ Il nocciolo duro di questa sorta di «Fronte popolare» barricadiero era costituito: dal mondo giovanile e fané dei «centri sociali», la [...] ipervisibilità mediatica; dal Prc che ha funzionato da magnete per tutta quell’ampia fascia di orfani a un tempo del Pci e del ’68, i quali in piena débacle ideologica e culturale hanno confuso [Silvio] Berlusconi con [Fernando] Tambroni, seguendo i ...
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oltrismo
s. m. La volontà di andare oltre, di ricercare soluzioni e posizioni innovative. ◆ il gruppo dirigente di Botteghe Oscure era convinto che la peculiarità del Pci lo ponesse al riparo dal crollo [...] dell’Est. Così naturalmente non era. Ma fu proprio questo vizio d’origine a condizionare gli sviluppi della «svolta» e a minarne l’efficacia: lo scioglimento del partito impiegò un anno e mezzo e due congressi ...
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bottega
bottéga s. f. [lat. apothēca, dal gr. ἀποϑήκη «ripostiglio, magazzino»]. – 1. a. In origine, luogo destinato a riporvi oggetti di ogni sorta; quindi locale, generalmente a pianterreno sulla pubblica [...] ’ultimo usato spec. per indicare grosse botteghe di caffè e più recentemente, nel linguaggio giornalistico, con iniziale maiuscola, per indicare la sede, che era situata in via delle Botteghe Oscure, in Roma, del PCI, poi PDS); pegg. bottegàccia. ...
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anticraxismo
(anti-craxismo), s. m. Atteggiamento di avversione nei confronti della linea di Bettino Craxi (1934-2000), uomo politico socialista. ◆ Montava il primo anticraxismo, fu scandalo: (Foglio, [...] febbraio 2005, p. 25) • un’accusa esplicita di gattopardismo e di inclinazione oligarchica, figlia del continuismo del Pci e di un’ostilità perdurante, ideologica, nei confronti della socialdemocrazia: la prosecuzione con altre parole d’ordine dell ...
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autoemancipazione
s. f. Capacità di affrancarsi, di sottrarsi a uno stato di dipendenza, di soggezione. ◆ Anno internazionale delle montagne: costose celebrazioni o progetti seri di sostenibilità? Interventi [...] l’idea di una «nazionalità ebraica»), da Stalin («lo sviluppo storico porta all’assimilazione degli ebrei»), fino ad arrivare al Pci, per quarant’anni il partito politicamente egemone a sinistra. (Fabio Martini, Stampa, 1° luglio 2003, p. 6, Interno ...
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sviluppismo
s. m. (spreg.) Atteggiamento proprio di chi si compiace di una situazione di sviluppo solo apparente, effimero, inconcludente. ◆ Tra «non vedente» e «sordopreverbale» (sta per sordomuto), [...] 2007, p. 43, Economia) • Il comunismo che abbiamo conosciuto (studiato e praticato) è la cultura e la pratica politica del Pci di Enrico Berlinguer e di quella area teorica e culturale che aveva Pietro Ingrao come punto di riferimento. Quella cultura ...
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(PCI) Il più grande partito comunista dell'Europa occidentale, fondato nel 1921 e sciolto nel 1991.
Le origini
Partito politico fondato a Livorno nel gennaio 1921 nel corso del 17° congresso del PSI, per iniziativa della corrente di sinistra...
Uomo politico italiano (Napoli 1925 - Roma 2023). Dirigente del PCI e poi del PDS, è stato deputato, presidente della Camera e ministro dell'Interno, oltre che presidente della commissione affari costituzionali del Parlamento europeo. Senatore...