processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] o un certo ordine; p. spirituale, p. mentale; subire un p. di involuzione; p. patologico, o morboso, sequenza di fatti e sintomi patologici, intimamente correlati tra loro, in un organismo (analogam., p. infiammatorio, p. suppurativo, p. degenerativo ...
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hippus
〈ìppus〉 s. m., lat. scient. [dal gr. ἵππος «cavallo», parola che già dai Greci fu adoperata per designare questo fenomeno patologico]. – Nel linguaggio medico, hippus pupillare, serie di movimenti [...] ritmici di dilatazione e restringimento delle pupille dovuti a contrazioni ritmiche dello sfintere dell’iride, talora osservabili in condizioni patologiche (meningiti acute, epilessia e altre malattie cerebrali). ...
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radiotrasparente
radiotrasparènte agg. [comp. di radio- (nel sign. b) e trasparente]. – In radiodiagnostica, detto di tessuto normale o patologico che assorbe poco i raggi X: sono considerati relativamente [...] radiotrasparenti i tessuti molli (cute, muscoli, ecc.), a differenza del tessuto osseo e, parzialmente, del tessuto cartilagineo ...
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volemia
volemìa s. f. [comp. di vol(ume) e -emia]. – In fisiologia, il contenuto complessivo di sangue nell’organismo vivente; esso varia in relazione al peso e alla superficie corporea, oltre che al [...] sesso maschile e femminile, è rispettivam. di 0,77 e 0,66 litri per ogni 10 kg di peso corporeo. Un patologico aumento (ipervolemia) si osserva, per es., nelle policitemie, nelle quali la componente cellulare prevale sul volume plasmatico, mentre la ...
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lichenificazione
lichenificazióne s. f. [der. di lichenificarsi]. – In dermatologia, processo patologico per cui la cute appare ispessita, indurita, secca, con solchi e quadrettature ben evidenti, assumendo [...] l’aspetto dei licheni; si presenta per lo più a chiazze, che possono estendersi anche a vaste zone cutanee, come fenomeno secondario in dermatosi pruriginose a decorso cronico ...
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macroglossia
macroglossìa s. f. [comp. di macro- e -glossia]. – In medicina, patologico aumento di volume della lingua, talvolta anche associato a macrocheilia. ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] ), quella che dipende da una principale. i. In medicina, di stato o processo o fenomeno morboso conseguente ad altro evento patologico (es.: anemia s. ad emorragia) oppure a insorgenza tardiva rispetto a un altro fenomeno analogo, più precoce. l. In ...
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subletale
agg. [comp. di sub- e letale]. – 1. Dose s., quella di un tossico, un agente fisico e sim., appena al di sotto della dose letale, cioè capace di dar luogo a fatto patologico o a danni biologici, [...] ma senza causare la morte: radiazioni nucleari subletali. 2. In genetica, gene s., lo stesso che gene semiletale ...
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macroscelia
macroscelìa (o macroschelìa) s. f. [comp. di macro- e del gr. σκέλος «gamba»]. – In medicina e in antropologia fisica, carattere somatico, costituzionale o patologico, rappresentato dalla [...] prevalenza della lunghezza degli arti inferiori su quella del tronco; è detto anche dolicoscelia (o dolischelia) ed è tipico delle popolazioni nere dell’Africa, India e Oceania, dei Boscimani e di qualche ...
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licoressia
licoressìa s. f. [comp. di lic(o)- e del gr. ὄρεξις «appetito»; cfr. l’equivalente espressione fam. fame da lupo]. – Nel linguaggio medico, aumento patologico dell’appetito, che diviene insaziabile; [...] è sinon. di bulimia ...
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patologico
patològico [agg. (pl.m. -ci) Der. di patologia "studio delle malattie", estensiv. "condizione non normale"] [LSF] Di condizione nell'evoluzione di un fenomeno o nel funzionamento di un apparecchio la quale sia più o meno gravemente...
giocatore patologico
Chi non riesce più a smettere di giocare.
• Gianni (nome di fantasia) è un ex giocatore patologico. Ha poco più di 40 anni. «Per quattro anni sono rimasto prigioniero dei videopoker. Per quelle macchinette ho rischiato...