strangolapreti
strangolaprèti s. m. pl. [comp. di strangolare e prete]. – 1. Nome con cui sono chiamati due tipi diversi di pasta fatta in casa, che nelle varie regioni sono indicati con differenti varianti [...] dialettali (per es., strozzapreti in Toscana, strangozzi in Umbria): nell’Italia merid. si tratta per lo più di gnocchi di patate, in genere senza uova; nell’Italia centr., ma anche in qualche area merid., di un tipo di pasta con acqua e farina ed ...
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tara
s. f. [dall’arabo ṭarḥ «detrazione»; nel sign. 3, sull’esempio del fr. tare]. – 1. a. Quanto deve detrarsi dal peso lordo di una merce per avere il peso netto: spesso è il peso dell’imballaggio, [...] a volte è il peso delle impurezze, delle sostanze estranee che accompagnano un prodotto (come per le bietole o le patate che vengono portate agli stabilimenti di lavorazione sporche di terra, frammiste a foglie, sassi, ecc.). Si distinguono: t. ...
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fecola
fècola s. f. [dal lat. faecŭla «salsa di tartaro bruciato», dim. di faex «feccia»]. – Nome generico dell’amido che, in forma di polvere bianca, insolubile in acqua fredda, si ricava da rizomi, [...] di proteidi, grassi e cellulosa, viene usata per la preparazione di farine alimentari e in pasticceria (come la f. di patate, detta anche semplicem. fecola), nella preparazione della destrina, nella fabbricazione dell’alcole e del glicosio, ecc. ...
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pure
purè s. m. (non com. f.) [dal fr. purée s. f., der. del fr. ant. purer «spremere (legumi)», dal lat. tardo purare «pulire, purificare» (der. di purus «puro»)]. – Vivanda di patate, o di legumi o [...] verdura, lessati nell’acqua e schiacciati attraverso appositi passaverdure, finiti poi di cuocere con l’aggiunta di latte o acqua: le invisibili madri ... sperse nei caseggiati, intente ad aprire inutili ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] fabbrica, n. fiammante, n. di zecca. b. Riferito a prodotti agricoli, che provengono dalla raccolta o dalla produzione più recente: patate n. (più com. novelle); il grano n.; le cipolline n.; tra poco ci saranno i pomodori n.; assaggiare un bicchiere ...
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saccarificazione
saccarificazióne s. f. [der. di saccarificare]. – Nell’industria chimica, processo di idrolisi dei polisaccaridi (amido o cellulosa) fino a monosaccaridi o a disaccaridi: per l’amido [...] (ottenuto da cereali, legumi, patate) si attua mediante trattamento in autoclave con acqua debolmente acida (ottenendosi la trasformazione quantitativa dell’amido in glicosio) o aggiungendo alla sua salda l’enzima diastasi (ottenendosi così la ...
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buccia
bùccia s. f. [etimo incerto] (pl. -ce). – 1. Corteccia delle piante, quand’è ancora molle: innestare a buccia. 2. Nel frutto, involucro più o meno consistente, variamente colorato, che riveste [...] poteva essere facilmente evitato; anche in frasi ellittiche, allusive: la solita b. di banana!). Per estens., anche di tuberi e sim. (patate, ecc.), e, nell’uso com., il tegumento seminale di mandorle e sim. 3. a. La pelle di alcuni animali, come le ...
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crisomelidi
criṡomèlidi s. m. pl. [lat. scient. Chrysomelidae, dal nome del genere Chrysomela, da una abbrev. del gr. χρυσομηλολόνϑιον «scarabeo dorato»]. – Famiglia di insetti coleotteri comprendente [...] , col corpo ovale, glabro, spesso ornato di colorazioni vivaci; le larve, allungate e di colore variabile, rodono le foglie di molti tipi di alberi (salici, pioppi, olmi, ontani) o piante coltivate (graminacee, asparagi, vite, patate, tabacco, ecc.). ...
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sarchiato
agg. [part. pass. di sarchiare]. – 1. In agraria, pianta s., coltura s., pianta o coltura che richiede ripetute sarchiature, come le piante da rinnovo (barbabietola, mais, patate, pomodoro, [...] leguminose da granella), quelle coltivate a file (fava, ecc.) e anche i cereali come grano e riso. 2. In araldica, attributo delle pezze onorevoli, spec. delle croci caricate di un filetto di smalto diverso ...
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Nome (tedesco «guerra delle patate») dato dai soldati alla guerra di successione bavarese (1778-79), che si ridusse a operazioni tendenti all’acquisizione di vettovaglie.
(o burlanda) Residuo della distillazione dei mosti alcolici fermentati (da patate, cereali, melasso ecc.), detta anche broscia. Contiene alcune sostanze utilizzabili (per es., glicerina, sali potassici, cellulosa) che in alcuni casi è conveniente...