saltabellare
v. intr. [da saltabeccare, con altra terminazione] (io saltabèllo, ecc.; aus. avere), ant. o letter. – Saltellare; fare dei piccoli salti: come egli si fu accorto che messer lo maestro v’era, [...] così cominciò a s. (Boccaccio); tre cavalli neri ... saltabellavano su per un pascolo di sterpi (D’Annunzio). ...
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pascatico
pascàtico s. m. [dal lat. mediev. pascuaticum, der. del lat. pascua «pascoli»]. – Nel medioevo, tassa dovuta dai livellarî dei fondi per condurre al pascolo animali nei prati e nei boschi, [...] detta anche erbatico, escatico, ghiandatico ...
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saltaro
s. m. [lat. tardo saltuarius, lat. mediev. saltarius, der. di saltus -us «bosco; pascolo; podere»], region. ant. – Nei comuni rurali dei secoli passati, pubblico ufficiale preposto alla custodia [...] dei campi (era detto anche campaio) ...
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pasciona
pascióna s. f. [lat. pastio -onis «pastura», der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus], tosc. – Annata di più abbondante fruttificazione degli alberi, che si alterna con una o più annate [...] di fruttificazione molto più scarsa: quell’anno ci fu la p. delle castagne. Per estens., pascolo ricco, abbondante, terreno o altro che offre buon nutrimento agli animali: in fondo a quelle fredde voragini vi dee pure essere tanta p. per que’ grandi ...
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pascolamentopascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere [...] interpretato in un senso diverso da quello voluto ...
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pascolatorepascolatóre s. m. (f. -trice) e agg. [der. di pascolare]. – Termine usato in zootecnia, quasi esclusivam. al femm., per indicare quelle razze di maiali che si adattano al pascolo, dove trovano [...] nutrimento di ghiande, erbe, radici, tuberi: la razza Hampshire di suini è buona pascolatrice. ...
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salto2
salto2 s. m. [dal lat. saltus -us, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.], letter. – 1. Zona selvosa montana: esser non puote Che per diversi s. non si spanda (Dante); per estens., [...] che i salti rivide Pirenei (Pulci). 2. Nella terminologia fondiaria latina (lat. saltus), terreno tenuto a bosco o a pascolo, situato generalmente in collina, e spesso di grande estensione, di solito di proprietà dello stato, e da questo concesso in ...
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pasquiere
pasquière s. m. [der. del lat. pascuum «pascolo»]. – Anticam., a Pisa e a Lucca, colui che registrava le bestie ammesse ai pascoli pubblici e riceveva il pagamento delle fide o ne passava l’elenco [...] al camerlengo per la riscossione ...
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abusivo
abuṡivo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo abusivus]. – Fatto per abuso, proveniente da abuso, che costituisce abuso: traffico a.; pascolo a.; casa a.; costruzioni a.; esercizio a. d’una professione, [...] di un’autorità; porto d’armi a.; anche, per estens., di fatto o comportamento che contravvenga comunque a una norma, a un diritto riconosciuto, a una consuetudine: un intervento, un ordine, un divieto ...
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Tratto più o meno esteso di terreno coperto di erbe spontanee che non vengono falciate, totalmente o in parte consumate sul posto dagli animali erbivori.
P. permanenti molto ricchi sono diffusi dove esistono favorevoli condizioni di vegetazione...
Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo. Anche, guida spirituale di persone affidate alla sua custodia.
P. d’anime Chi esercita la missione sacerdotale. Nelle chiese protestanti, è chiamato correntemente...