ederella
ederèlla s. f. [der. di edera]. – Piccola erba annua (Veronica hederifolia), che ha foglie simili a quelle dell’edera e fiori azzurrini; è comune nei campi e negl’incolti dell’emisfero boreale: [...] Né buona mai ti si credé né bella Mai ti si disse, pur tra i piedi a tutti, Sempre, ederella! (Pascoli). ...
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stiva1
stiva1 s. f. [dal lat. stiva: v. stegola]. – Sinon. letter. o più elevato di stegola (dell’aratro e di macchine agricole): seguendo, La s. in mano, i due gementi bovi (Pascoli). ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] che spuntano dal terreno, di gemme che si aprono, di fiori che sbocciano, e sim.: sento Che sono intorno nate le viole (Pascoli); stanno nascendo le prime foglie sui rami; in similitudini: n. come i funghi, di cose che si manifestano all’improvviso e ...
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peucedano
peucèdano s. m. [lat. scient. Peucedanum, dal lat. class. peucedănum, che è dal gr. πευκέδανον o πευκέδανος «finocchio porcino»]. – Genere di piante ombrellifere con un centinaio di specie [...] spesso spontanee nei pascoli e nei boschi, di cui una dozzina in Italia; fra queste, oltre all’imperatoria (lat. scient. Peucedanum ostruthium), è il finocchio porcino (lat. scient. P. officinale), le cui radici contengono un succo amaro, gialliccio, ...
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nascondere
nascóndere v. tr. [lat. tardo inabscondĕre, comp. di in- e abscondĕre «nascondere»] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). – 1. a. Sottrarre qualche cosa alla vista [...] suoni o voci: non sente Più il campano, ch’a quando a quando ... glielo nasconde La brezza che scuote le fronde (Pascoli). Nel rifl., fig., di cose in movimento che scompaiono alla vista per essere coperte da qualche cosa: il sole si nasconde dietro ...
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precipite
precìpite agg. [dal lat. praeceps -cipĭtis, comp. di prae- «pre-» e caput «capo»], letter. – 1. a. Propriam., di persona che cade con il capo all’ingiù, o che comunque precipiti dall’alto: [...] , rapido, o, fig., avventato: segno del precoce ma p. decadimento italiano (Carducci); con p. imprudenza; una troppo p. decisione. Più genericam., di qualsiasi movimento che avvenga con ritmo veloce: un p. e forte Martellare d’officina (Pascoli). ...
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timbra
s. f. [dal lat. thymbra, che è dal gr. ϑύμβρα]. – Nome ant. o region. di alcune piante della famiglia labiate, come la santoreggia: fiori d’ulivella, Timbra e serpillo che lontano odora (Pascoli). ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] Dividere in due o più parti: Venuto m’è ’l colpo, lo cor m’ha partito (Iacopone); il coltello col quale partisce il pane (Pascoli); in questo sign., spec. in locuzioni quali p. il pane, p. una forma di formaggio e sim., è ancora vivo in usi regionali ...
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pezeteri
peżetèri s. m. pl. [dal gr. πεζέταιροι, propr. «compagni a piedi (del re)», comp. di πεζός «fante» e ἑταῖρος «compagno»]. – Nell’antico esercito macedone, i soldati della fanteria pesante, coperti [...] di forte armatura difensiva e armati di spada e di una lunga lancia (sarissa); col riordinamento militare di Filippo II formarono la falange: Non altra terra se non là, nell’aria, Quella che in mezzo del brocchier vi brilla, O Pezetèri (Pascoli). ...
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sciusciuliare
v. intr. [voce onomatopeica: propriam. «fare sciù sciù»] (io sciusciùlio, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Frusciare, rumoreggiare, detto di acqua che sciaborda; anche sostantivato: tra [...] lo stridere delle cicale e lo sciusciuliare del mare (Pascoli). ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la poesia italiana sembra scrollarsi di dosso...
Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso di problemi economici subì l'influenza degli...