duddo
s. m. [dal lat. mediev. duddus, di etimo incerto], letter. raro. – Ufficiale della corte longobarda, con mansioni di tesoriere e di gentiluomo di camera del re (per cui era detto anche thesaurarius [...] o vestiarius o cubicularius): portò lino al Duddo (Pascoli). ...
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orazione
orazióne s. f. [dal lat. oratio -onis (che significava «discorso» nel lat. class., «preghiera» nel lat. degli scrittori cristiani), der. di orare «parlare; pregare»]. – 1. Sinon. meno com. di [...] preghiera: dire, recitare un’o., le o.; dissi sopra te l’orazïoni, E piansi (Pascoli); le o. del mattino, della sera; o. domenicale, cioè «del Signore», il Pater noster, così detto perché insegnato da Gesù ai suoi discepoli; raccomandarsi alle o. di ...
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sera
séra s. f. [lat. tardo sēra, ellissi del lat. class. sera dies «giorno tardo» (dall’agg. serus «tardo»)]. – 1. a. Parte del giorno (inteso come periodo di 24 ore), di durata di circa mezz’ora (alle [...] Ci riguardava come suol da sera Guardare uno altro sotto nuova luna (Dante); Nel giorno, che lampi, che scoppi! Che pace, la s.! (Pascoli). Con uso estens., da mattina a s. o dalla mattina alla s. (e rafforzato dalla mattina alla s. e dalla s. alla ...
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campano2
campano2 s. m. [da campana1]. – Campanaccio: Ho nell’orecchio un turbinìo di squilli, Forse campani di lontana mandra (Pascoli); campani di mucche scendenti all’abbeveratoio (Fogazzaro). ◆ Pegg. [...] campanàccio (v.) ...
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orbaco
s. m. [der. di orbacca] (pl. -chi). – Antico nome dell’alloro (Laurus nobilis), ancora in uso, con qualche variante region., in zone dell’Italia settentr. e della Toscana: Ecco l’orbaco: disse [...] Dore, entrando Con un ramo d’alloro umido in mano (Pascoli). ...
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ciocco
ciòcco s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Pedale ingrossato di un albero; grosso pezzo di legno da ardere, ceppo: Il babbo mise un gran c. di quercia Su la brace (Pascoli). Locuzioni: restare, [...] rimanere come un c., restare intontito, inebetito: il colpo lo fece restare lì come un c.; dormire come un c., dormire sodo, profondamente. Di qui, fig., persona che non si muove, insensibile, tonta. ◆ ...
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recchia2
récchia2 s. f. [etimo incerto], tosc. – Nome che si dà in Maremma alla pecora che non ha ancora figliato: la r. levò il muso (Pascoli). ◆ Dim. recchiarèlla, più com., in alcune zone, con lo [...] stesso significato ...
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lontanare
v. tr. e intr. [der. di lontano]. – 1. tr., ant. Allontanare: quando potea con mano, come che poca forza n’avesse, la lontanava (Boccaccio); e come rifl.: Che acqua è questa che qui si dispiega [...] ? (Dante). 2. intr. (aus. essere) o intr. pron., letter. Allontanarsi: Un canto che s’udia per li sentieri Lontanando morire a poco a poco (Leopardi); la nave lontanò dal porto (Pascoli); la battaglia lontanante verso i colli nebbiosi (Bacchelli). ...
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statoio
statóio s. m. [adattamento della voce romagnola stadùr, der. del lat. stare «star fermo»]. – Caviglia di ferro dalla cui estremità superiore pende un grosso anello, che serviva a fissare il giogo [...] dei buoi al timone del carro: i biolchi hanno attaccato al carro Il primo paio, hanno fermato il giogo Con lo s. dal sonante anello (Pascoli). ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la poesia italiana sembra scrollarsi di dosso...
Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso di problemi economici subì l'influenza degli...