bombire
v. intr. [der. di bombo1] (io bombisco, tu bombisci, ecc.), ant. e letter. – Rimbombare, ronzare: Soffiano i lampi e qualche tuon bombisce (Pascoli); rimirò la filigrana del soffitto, ove ancora [...] l’ape dimenticata bombiva (D’Annunzio) ...
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sgrondare
v. tr. e intr. [der. di gronda, grondare, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sgróndo, ecc.). – 1. tr. Vuotare un recipiente di quel po’ d’acqua o d’altro liquido che vi è rimasto: s. i fiaschi, [...] gli alberi ancora sgrondano. c. Cadere giù a grosse gocciole, in abbondanza e con forza: Sgrondare io sento sempre più l’acqua (Pascoli); inclinando di lato l’ombrello e alzando il viso allo s. della pioggia (I. Calvino). In questa accezione, e nella ...
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caligo
s. f. o m. [dal lat. caligo (-gĭnis)] (non usato al plur.). – 1. letter. Caligine, nebbia, foschia: sotto la c. mattinale (Pascoli). 2. Nell’uso region. (ven., emil., lomb.) è masch.: c’è il c. [...] alla mattina, e il c. non sbaglia (Panzini) ...
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trascolorare
v. intr. [der. di colore, col pref. tras-] (io trascolóro, ecc.; aus. essere), letter. – 1. Mutare colore: Seguiano il cupo ritmo monotono Trascolorando le bionde vergini (Carducci); Trascolorò [...] sotto le pallide onde Il tempio immenso (Pascoli); né sulle cose e sulle foglie trascolorava ancora l’inizio del crepuscolo (Bacchelli). Spesso con la particella pron.: trascolorarsi in volto, impallidire per improvvisa emozione; se io mi trascoloro, ...
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pannocchina
s. f. [der. di pannocchia, con suff. aggettivale]. – Pianta perenne delle graminacee (Dactylis glomerata), detta anche erba mazzolina, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa settentr.: [...] è una delle migliori foraggere dei pascoli e dei prati polifitici, che si sviluppa rapidamente e forma cespi compatti con steli lunghi e robusti, terminanti con una pannocchia a spighette addensate. Anche in funzione di agg., erba pannocchina. ...
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pinella1
pinèlla1 s. f. [dim. di pina], tosc. (di area lucchese). – Pigna: Dei tonfi udì, come se quei bastardi Fosser lì con sassetti e con pinelle, Chiotti, per darle briga (Pascoli). ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] piana e una sdrucciola in cui la sillaba finale è elisa per sinafia o computata nel verso seguente (per es., in Pascoli, tempesta rima con restano, la cui sillaba finale -no fa parte del verso successivo); r. obbligata, v. obbligato; r. femminili ...
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koeleria
koelèria 〈kel-〉 s. f. [lat. scient. Koeleria, dal nome del botanico ted. G. L. Koeler (sec. 18°)]. – Genere di piante della famiglia graminacee, con molte specie annue o perenni, cespugliose, [...] a pannocchie spiciformi; in Italia crescono circa una decina di specie, di cui alcune, abbondanti nei pascoli, sono buone foraggere. ...
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stabbiatura
s. f. [der. di stabbiare]. – Pratica di concimazione di pascoli (detta anche mandratura), che consiste nel tenere durante alcune notti, nel tratto di terra che si desidera concimare, il bestiame, [...] riunito in mandria e in un recinto, spostandolo successivamente e gradualmente in altre zone: si ottengono così superfici concimate che danno un forte reddito in erba ...
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pinna1
pinna1 s. f. [dal lat. pinna «penna»]. – 1. a. In zoologia, ciascuna delle appendici membranose o laminari del corpo dei pesci e di altri animali acquatici vertebrati o invertebrati, che provvedono [...] felci. 4. non com. Pinnacolo, sommità a punta di un campanile e sim.: su l’ultima Pinna dell’ultima torre (Pascoli). 5. Nome dato dagli antichi Romani ai merli dell’aggere, che, alzandosi circa un metro dal terrapieno, proteggevano i difensori dai ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la poesia italiana sembra scrollarsi di dosso...
Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso di problemi economici subì l'influenza degli...