siziente
siziènte agg. [dal lat. sitiens -entis, part. pres. di sitire «avere sete»], letter. – Che ha sete, assetato: la pianta che a’ suoi rami vede I mille pomi sizïenti (Pascoli). ...
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genia
genìa s. f. [forse dal gr. γενεά «origine, razza»]. – Nell’uso ant. e letter., stirpe, razza, complesso di persone della stessa origine, e, per estens., di animali o cose della stessa famiglia [...] o specie o qualità: la g. Sabella (Pascoli); divora ogni g. di cose vive e morte (D’Annunzio). Nel linguaggio com., soltanto con valore spreg., accolta di persone malvagie, unite o no da rapporti di parentela; gentaglia: una brutta g., una g. di ...
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sizza
siżża s. f. [etimo incerto; forse voce onomatopeica], tosc. – Vento molto freddo e pungente (come è, per es., la tramontana): tira una s.!; che sizza!; la s. che combatte Gli alberi brulli e fa [...] schioccar le rame (Pascoli); soffiava una s. diaccia di tramontana che gli tagliava la punta delle orecchie (Rovetta); la s. pungeva, da qualunque parte volgesse la faccia (Bacchelli); è casa mia, anche con la s. mi sembra ci sia calore (Pratolini). ...
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brutale
agg. [dal lat. tardo brutalis]. – Da bruto, degno di un bruto: istinti b.; un impulso di b. malvagità; violenza, delitto b.; essere vittima di una b. aggressione; di persona, che agisce con modi [...] ; glielo disse con b. franchezza, senza riguardi; anche, spietato, inesorabile: nel b. svolgimento dei fatti storici (Pascoli). ◆ Avv. brutalménte, con brutalità, in modo rozzo, villano, o anche con spietata e indelicata sincerità: malmenare ...
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annullare
v. tr. [dal lat. tardo annullare, der. di nullus «nullo»]. – 1. a. Dichiarare nullo, privare di ogni effetto e validità: a. un ordine, una disposizione, un testamento; a. un contratto, un matrimonio; [...] (Leopardi). Nel rifl. e intr. pron., dissolversi, perdere la propria individualità: E il dolce canto s’annullò nell’aria (Pascoli); annullarsi in Dio, nella vita dell’universo. b. In matematica, ridurre a zero, uguagliare a zero e, nell’intr. pron ...
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patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] quel che sforza, Non fuor quest’alme per essa scusate (Dante); qualche angusta valle Sola pativa il ferro delle vanghe (Pascoli), soggiaceva cioè all’opera delle vanghe. b. non com. Consentire, ammettere, oppure sopportare, tollerare: non si devono p ...
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narciso1
narciṡo1 (non com. narcisso) s. m. [dal lat. narcissus, gr. νάρκισσος, der. di νάρκη «sopore»]. – 1. In botanica, genere di piante amarillidacee comprendente specie con bulbi piccoli, foglie [...] , originarie per lo più dell’area mediterranea; in Italia sono presenti diverse specie e varietà, spontanee dei prati e dei pascoli o coltivate, note col nome di narciso e anche con altri nomi, tra le quali: Narcissus pseudonarcissus (v. trombone ...
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tarmolo
tàrmolo s. m. [der. di tarma], raro. – La polvere di legno che resta dall’azione corroditrice dei tarli: passava la lor cauta vita Nell’odoroso t. del ciocco (Pascoli). ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la poesia italiana sembra scrollarsi di dosso...
Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso di problemi economici subì l'influenza degli...