partitocraziapartitocrazìa s. f. [comp. di partito2 e -crazia]. – Nel linguaggio polit., l’eccessivo potere dei partiti che tendono a sostituirsi alle istituzioni rappresentative nella direzione e nella [...] determinazione della vita politica democratica dello stato ...
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partitocratico
partitocràtico agg. [der. di partitocrazia] (pl. m. -ci). – Relativo alla partitocrazia: spinte, tendenze p.; o che ha i caratteri della partitocrazia: sistema, regime, stato p.; una democrazia [...] partitocratica. ◆ Avv., non com., partitocraticaménte, con metodi proprî di una partitocrazia. ...
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sindacatocrazia
s. f. Potere dei sindacati nel condizionare le scelte politiche. ◆ Ma gli strali non vanno lanciati contro la riforma Dini, bensì contro il connubio di incompetenza e di irresponsabilità [...] la liberazione dell’impresa e del lavoro”, “per una giustizia giusta”, “contro il finanziamento pubblico della partitocrazia e della sindacatocrazia”» [Marco Pannella intervistato da Roberto Zuccolini]. (Corriere della sera, 21 aprile 1999, Corriere ...
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lobbycrazia
s. f. Potere esercitato da un gruppo o una categoria di persone legate da interessi comuni. ◆ La partitocrazia, la videocrazia, la lobbycrazia sono dominanti, piccoli gruppi oligarchici decidono [...] per tutti in modo impudico e questo crea conseguenze gravi per la comunità: (Corriere della sera, 8 aprile 1999, p. 35, Terza pagina).
Composto dal s. f. inv. lobby, di origine ingl., con l’aggiunta del ...
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democristianeria
s. f. (iron. spreg.) Maniera di gestire l’attività politica propria dei democristiani; atteggiamento o comportamento da democristiano. ◆ anche nella composizione dell’esecutivo, ci sono [...] indizi pesanti di qualcosa di molto diverso. Di una sorta, cioè, di «partitocrazia senza partiti» (la formula, felice, è di Miriam Mafai) che, esentata da sgradevoli prove elettorali, al grido di «È finito il Carnevale» famelicamente contratta, ...
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partitinocrazia
(partitino-crazia), s. f. Lo strapotere di movimenti e partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ questa continua frantumazione e ricomposizione dei gruppi, questa che il politologo [...] calco del centrosinistra di ieri, conviene, dunque, partire dalle primarie. Oggi. Uscendo, senza equivoci, dal dilemma fra partitocrazia, anzi partitinocrazia viste le attuali dimensioni delle forze in campo, e retorica dell’impolitica che, da dieci ...
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giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [...] con il legittimare il ruolo della «televisione-partito» di [Silvio] Berlusconi. Si delineano così le coordinate di quella «partitocrazia senza partiti», che domina la vita del Paese dopo il tramonto della democrazia dei partiti e condiziona una ...
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Nepopartitocrazia
s. f. (iron. spreg.) Intreccio perverso tra gli abusi del potere politico e il malcostume nepotistico. ◆ Il concorso della Regione Piemonte riservato in esclusiva a portaborse e parenti [...] un nuovo modello di fecondazione assistita, frutto della fusione fra il clientelismo del sangue e quello delle tessere. (Massimo Gramellini, Stampa, 4 febbraio 2005, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. nepo(tismo) e dal s. f. partitocrazia. ...
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antipartitocratico
(anti-partitocratico), agg. Contrario alla partitocrazia. ◆ Si può dire quindi che negli anni Novanta la politica era fisiologicamente in una fase di raffreddamento. I momenti caldi [...] sono stati segnati dall’apparizione di istanze fortemente emotive (come la secessione per la Lega), dall’intento anti-partitocratico realizzato dal movimento referendario con l’attacco alla democrazia ...
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regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, [...] parlamentare, presidenziale; r. dei partiti, in cui hanno grande peso (ma minore che nella partitocrazia) i partiti politici; r. assembleare o di assemblea, in cui il potere risiede nelle assemblee parlamentari; più frequente nelle espressioni r. ...
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partitocrazia
Predominio, strapotere dei partiti, che tendono a sostituirsi alle istituzioni rappresentative nella direzione e nella determinazione della vita politica democratica dello Stato. Il termine fu introdotto nel dibattito politico...
MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo trascorso a Trento, dove aveva collaborato...