fanagottone
(fanigottone, faniguttùn), s. m. Fannullone, chi non è capace di realizzare nulla. ◆ Cosa faranno adesso Marco Follini, Bruno Tabacci e tutti quegli altri «faniguttùn» che «non hanno mai [...] tutta rivolta al passato, ripiegata in un’Italia dell’odio politico; eppure [Silvio] Berlusconi è convinto che funzionerà. Perché , la burocrazia, il sindacato, i «fanagottoni» di partito, le cooperative rosse, l’Unipol. (Edmondo Berselli, ...
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remare
v. intr. [der. di remo] (io rèmo, ecc.; aus. avere). – Manovrare il remo o i remi immergendoli nell’acqua con movimento ritmico, in modo da muovere il galleggiante nella direzione voluta (in marina, [...] è invece largamente diffusa oggi, spec. nel linguaggio politico e giornalistico, la locuz. remare contro per significare dalla maggioranza o dagli altri componenti di un gruppo, di un partito e sim., con sign. affine alla più nota espressione fig. ...
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sovranita
sovranità s. f. [der. di sovrano]. – 1. a. Potere sovrano, autorità sovrana: esercitare la propria s. su un territorio; diritti di s.; Bene sociale, Libertà, Progresso: al di fuori di questi [...] limiti della costituzione dello stato; dottrina della s. limitata, nel linguaggio politico, la necessità affermata nel 1968 da Leonid Breznev, allora segretario del partito comunista sovietico, che ciascun paese appartenente alla comunità dei paesi ...
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centrista
agg. e s. m. e f. [der. di centro] (pl. m. -i). – Che, o chi, tiene una posizione di centro nello schieramento politico parlamentare o in un partito; fautore di una politica di centro. ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; [...] di tendenze moderate, costituito sia di uno schieramento di partiti sia di correnti all’interno di uno stesso partito; in partic., i partiti di c. o del c., raggruppamenti politici di tendenze moderate, che si oppongono sia al rigido conservatorismo ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] o anche dal solo dopo (per es.: «Appena ricevuto il telegramma, sono partito»; «Entrando, si guardò intorno»; «Mi sono accorto dell’errore solo nel Manzoni). In partic., potere t., il potere politico del papa, soprattutto in quanto si eserciti ...
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salviano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Cesare Salvi, esponente politico della sinistra; relativo a Cesare Salvi. ◆ Il premier non è certo felice dell’immagine divisa offerta dal governo [...] a muoversi in autonomia anche in vista del prossimo congresso del partito. (Foglio, 24 settembre 1999, p. 1, Prima pagina con Rifondazione. (Manifesto, 14 ottobre 2000, p. 5, Politica) • Una mossa chiaramente stimolata anche dalle due aree di ...
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militare2
militare2 v. intr. [dal lat. militare, der. di miles -lĭtis «milite»] (io mìlito, ecc.; aus. avere). – 1. Fare il soldato, prestare servizio in un reparto armato, spec. in tempo di guerra e [...] e s. Francesco, che contemporaneamente combatterono per la chiesa di Cristo. In partic., essere iscritto a un partito o movimento politico, partecipando attivamente alla sua azione e alla difesa delle sue idee: militò fra i mazziniani; m. nelle ...
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sarkozismo
s. m. Il fenomeno sociale e politico suscitato da Nicolas Sarkozy. ◆ Sono bastate franchezza e fermezza per trasformare il viso dolce e affilato di Ségolène Royal in quello duro e inflessibile [...] il sarkozismo» è la sentenza dei francesi, che sognano una grande coalizione di rottura col passato composta dalla dama del Partito socialista (Ps) e dal ministro della destra… (Foglio, 3 giugno 2006, p. 1, Prima pagina) • Si distingue per vivacità ...
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brainworker
(brain-worker, brain worker), s. m. Operatore intellettuale, della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche nel mercato editoriale e delle tecnologie dell’informazione, [...] se su Indymedia non s’indignavano, «ma come la campagna del partito no-logo diventa l’apoteosi del logo»? […] Il leader dell’«altra sinistra» non era l’unico politico in grado di comprendere le avanzatissime battaglie «alternative» sul copy-left ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo del costituzionalismo italiano del...