pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] spec. contrapposta all’azione: il p. e l’azione; una condizione politica in cui manca (o che nega, che combatte) la libertà di pensiero Marx; e con senso più generico: il p. di un partito su determinati problemi; il p. della Chiesa in merito al ...
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addetto
addétto agg. e s. m. [dal lat. addictus, part. pass. di addicĕre «assegnare»]. – 1. agg. Assegnato, applicato a un determinato ufficio: il personale a. alle pulizie, ai rapporti col pubblico [...] particolare conoscenza e esperienza in una scienza, in un’arte, in una tecnica, o che prendono parte attiva alla vita di un ente, di un organismo politico, di un partito, di un centro di potere: è un libro faticoso, la cui lettura è sconsigliabile ai ...
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ridefinire
v. tr. [comp. di ri- e definire] (io ridefinisco, tu ridefinisci, ecc.). – Definire di nuovo, in modo diverso o più preciso: r. un vocabolo, un termine, un concetto. Per estens., spec. nel [...] linguaggio giornalistico e politico, rivedere, riconsiderare, interpretare (e quindi implicitamente definire) in modo nuovo, cioè diverso da prima: r. il ruolo del sindacato, la funzione dei dirigenti d’un partito, ecc. ...
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traente
traènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di trarre, dal lat. trahens -entis, part. pres. di trahĕre]. – 1. agg. a. Che trae, che trascina, che esercita una trazione: forza, azione t.; fune t. (anche [...] trascina esercitando notevole influenza per il suo valore e prestigio, o per altri determinati fattori: forza t. di un uomo politico, di un partito. 2. s. m. e f. Chi emette una cambiale tratta o un assegno bancario; anche come agg.: la ditta traente ...
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casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] di persone viventi in uno stesso ambiente, o in una stessa comunità, o accomunate dall’appartenenza a uno stesso partito o ideale politico: c. religiosa, comunità di religiosi; c. madre, di un ordine religioso, quella da cui dipendono altre case ...
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spontaneismo
s. m. [der. di spontaneo]. – Propr., carattere di ciò che è spontaneo. In partic., nel linguaggio politico e sindacale del primo Novecento, la concezione e la prassi rivoluzionaria che afferma [...] provenienti dalle classi lavoratrici e popolari; originariamente usato in senso polemico da Lenin per indicare una corrente del partito socialdemocratico russo, dopo la rivoluzione d’ottobre il termine è stato riferito a formazioni e movimenti che ...
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partitinocrazia
(partitino-crazia), s. f. Lo strapotere di movimenti e partitipolitici di scarsa consistenza numerica. ◆ questa continua frantumazione e ricomposizione dei gruppi, questa che il politologo [...] , Prima pagina) • I poteri di governo, pur nel contrasto fra partiti e presidenti che [Mauro] Calise ritiene, correttamente, oramai entrato a far parte della dialettica politico istituzionale italiana, ci sarebbero. Quello che manca è la capacità dei ...
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Piddi
Piddì (piddì), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Pd, Partito democratico. ◆ Sono tornati a farsi avanti i «giovani» con le virgolette, affiancati dalle immancabili [...] , la riscossa diesse riparte dalla Puglia [testo] […] Non è la prima volta che la Puglia si presenta come un laboratorio politico. Era già accaduto con la vittoria a sorpresa di Nichi Vendola nelle primarie di qualche anno fa. Anche allora fu scontro ...
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pregiudiziale
agg. e s. f. [dal lat. tardo praeiudicialis, agg., der. di praeiudicium: v. pregiudizio]. – 1. a. agg. Che deve essere trattato, esaminato, deciso prima di deliberare intorno a qualsiasi [...] imposte e sovrimposte dovute. Per estens., nel linguaggio politico, condizione che si considera necessaria per la continuazione a un’iniziativa, ecc.: sollevare, porre una p.; il partito ha posto come p. per la partecipazione al governo la ...
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Blitz
‹bliz› s. m., ted. (pl. Blitze ‹blìzë›). – Termine che in tedesco significa propriam. «lampo», ma diffuso nel linguaggio giornalistico internazionale, e quindi anche in Italia, dagli Stati Uniti [...] è dovuta anche alla sua intensa espressività fonetica, è spesso usata in senso fig., sia nel gergo politico, riferita a manovre politiche, parlamentari o di partito compiute di sorpresa (come equivalente di colpo di mano), sia in usi estens. e scherz ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo del costituzionalismo italiano del...