partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci [...] discussione, proporre alla scelta, oppure deliberare in genere: messero a partito Di dare a quelli duo iusto martoro (Ariosto). 2. struttura organizzativa, costituita sulla base di una comune ideologia politico-sociale, e avente come obiettivo ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna [...] la dottrina, oppure fa, o faceva, parte di paesi in cui i principî del comunismo sono, o erano, attuati in sistema politico: essere c. o un c., una c., un vecchio c., un’accesa c.; le battaglie dei c. per le rivendicazioni salariali; un incontro tra ...
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eco-comunista
s. m. e f. Chi si riconosce nelle posizioni politiche della sinistra comunista e mostra particolare attenzione ai problemi dell’ambiente. ◆ L’esecutivo è formato da una coalizione tra i [...] socialista catalano, i nazionalisti di Sinistra repubblicana e di Convergenza e Unione, gli eco-comunisti di Sinistra Unita, tutti i partiti che hanno votato a favore del nuovo «Estatut» nel Parlamento regionale. (Mino Vignolo, Corriere della sera ...
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forma-partito
loc. s.le f. Progetto ideale, strutturale e organizzativo sul quale si basa un partito politico. ◆ quali erano le ragioni profonde del fascino morale e intellettuale esercitato da un mondo [...] , visto che non basta proclamare l’unione della cultura ex comunista con quella cattolica; senza programma, visto che il suo Come fa la Lega. Da qui il problema della forma-partito. «Serve una grande ramificazione territoriale, una buona dose di ...
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rifondarolo
rifondaròlo agg. e s. m. (f. -a) [der. improprio di Partito della Rifondazione Comunista, nome di una formazione politica di sinistra, fondata nel 1991 (v. la voce seg.)]. – Che si riferisce [...] al Partito della Rifondazione Comunista, usato in senso iron. o scherz.; come sost., componente o simpatizzante del Partito della Rifondazione Comunista. ...
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bolscevizzare
bolsceviżżare v. tr. [der. di bolscevico]. – Correntemente, rendere comunista; convincere al comunismo persone o più spesso gruppi, popolazioni. Anche, nella seconda metà nel 20° sec. (spec. [...] nel periodo della cosiddetta «guerra fredda»), attrarre paesi entro la sfera d’influenza sovietica, e, con accezione più specifica, dare a un partitocomunista la struttura politica e organizzativa del partitocomunista dell’Unione Sovietica. ...
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rifondazione
rifondazióne s. f. [comp. di ri- e fondazione]. – L’azione di rifondare, il fatto di venire rifondato, in senso proprio: dopo il terremoto, si è rapidamente proceduto alla r. della città; [...] a ideologie ormai abbandonate o comunque modificatesi nel tempo, per es. Partito della R. Comunista, o assol. Rifondazione, nato nel 1991 da una scissione del PartitoComunista Italiano). Con uso fig., correzione, in senso morale e talvolta ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente [...] , la corrente più rivoluzionaria e intransigente, in opposizione a quella più moderata dei menscevichi; dal 1907, il partito b. assunse, su proposta dello stesso Lenin, la denominazione di partitocomunista. 2. estens. Nella pubblicistica politica ...
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stalinista
s. m. e f. (pl. m. -i). – Chi nel periodo staliniano ha sostenuto e approvato la politica di Stalin (v. la voce prec.), e soprattutto chi, dopo la morte di Stalin e le critiche alla sua persona, [...] (espresse dapprima, per opera di N. Chruščëv, nel XX e XXII Congresso del partitocomunista dell’Unione Sovietica), rimase fedele, all’interno dei partiticomunisti dei diversi paesi, al rigido dogmatismo ideologico e all’intransigente disciplina di ...
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destalinizzazione
destaliniżżazióne s. f. [der. del nome di Stalin (1879-1953), segretario del partitocomunista nell’Unione Sovietica]. – Processo di revisione politica avviato nell’Unione Sovietica [...] dei paesi «satelliti» dopo la morte di Stalin e, soprattutto, dopo le severe critiche formulate alla politica di questo dal 20° e 22° Congresso del partitocomunista sovietico, che proclamarono solennemente la fine del «culto della personalità». ...
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(PCI) Il più grande partito comunista dell'Europa occidentale, fondato nel 1921 e sciolto nel 1991.
Le origini
Partito politico fondato a Livorno nel gennaio 1921 nel corso del 17° congresso del PSI, per iniziativa della corrente di sinistra...
Partito comunista cinese (PCC)
Partito comunista cinese
(PCC) Partito politico cinese fondato a Shanghai nel luglio 1921 in presenza di 12 delegati, rappresentativi di gruppi creati nel 1920 in Cina e all’estero, e di un delegato del Comintern....