s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] è sorda, fatte pochissime eccezioni, nei sostantivi e aggettivi in -ése (es. berlinese, calabrese), negli aggettivi in -óso (es. curioso, pietoso), nei participî passati e passati remoti in -éso, -ési, -ése, -ésero (es. reso, resi, rese, resero), nei ...
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emailare
(e-mailare), v. intr. Inviare un messaggio di posta elettronica. ◆ Il requisito tecnico era un romanzo senza diritti d’autore, per poter essere ristampato, fotocopiato, e-mailato senza rischi. [...] stato bisogno di commissioni ministeriali: il tribunale dell’uso è più spietato. I parlanti e gli scriventi - orrendi participi presenti, ma rendono l’idea - sono saggi, risparmiano energie, hanno orecchio e fantasia. Certo, poi dicono «assolutamente ...
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brucente
brucènte agg. [variante di bruciante, secondo i participî in -ente], tosc. – Che brucia, che scotta, detto di vivande o d’altre cose assai calde, o anche di piaghe, ferite e simili: l’andare [...] è faticoso perché si cammina sulla sabbia mossa e brucente (Pea) ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] ; cambiare in m.; prov., il m. è nemico del bene (dove meglio acquista valore di sost.). Si usa anche davanti a participî passati (soprattutto a quelli che sono di solito specificati dall’avv. bene o male, formando con essi quasi un’unica locuzione ...
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desemantizzazione
desemantiżżazióne s. f. [der. di semantico, col pref. de-]. – In linguistica, perdita, o attenuazione, del significato originario di un vocabolo o di una espressione, che acquisiscono [...] così un significato più generico e neutro, o assumono una funzione puramente grammaticale, funzionale (com’è avvenuto, per es., per durante, mediante, passati da participî a preposizioni). ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] come enclitica a ecco (vuoi un po’ di noci? eccone una dozzina), o a verbi di modo infinito, a participî, gerundî, imperativi (anche in congiunzione con forme atone di altri pronomi): andarsene; partitone; prendendone; vattene; si antepone di regola ...
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lessicalizzazione
lessicaliżżazióne s. f. [dal fr. lexicalisation; v. la voce prec.]. – In linguistica, processo per cui un sintagma (o, più genericam., una sequenza di parole) acquista stabilmente carattere [...] e strumenti; i plurali le interiora, le fusa, distintisi anche nella desinenza da gli interiori, i fusi; i participî divenuti veri e proprî aggettivi o sostantivi, come dilettante, tangente, stretto, dipinto, ecc.; le prep. durante, mediante, in ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] parole appartenenti ad altre categorie grammaticali ma usate con funzione di preposizione; per es., i participî presenti durante e mediante, il participio passato eccetto, gli aggettivi lungo, salvo, gli avverbî prima, sopra, ecc. 3. In matematica: a ...
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in-2
in-2 [lat. ĭn-, corrispondente al gr. ἀ- privativo (v. a-2), ambedue da un originario *n̥-, forma alternante, a grado zero, della negazione ne]. – Prefisso negativo presente in molte parole derivate [...] (inabile - inabilità, inconsistente - inconsistenza). Si premette ad aggettivi (utile - inutile, visibile - invisibile), oppure a participî presenti o passati (coerente - incoerente, compreso - incompreso), talora a un tema verbale (inconsutile, lat ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] da un lato; tremava tutta, in ogni parte del corpo; egli si struggea tutto d’andarla a abracciare (Boccaccio); con aggettivi e participî: era t. allegro, t. contento, t. bianco, t. pulito; Cortese segnalava d’accostare Che hai perso un tacco E vai t ...
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ACCORCIATI, PARTICIPI
I participi accorciati sono forme del participio passato di alcuni verbi della prima coniugazione che si presentano prive di ➔suffisso; oggi sono usate in funzione di aggettivi.
• Colmo (da colmare, originariamente in...
urtare
Bruno Bernabei
Al più usuale valore transitivo di " spingere " va ricondotta la forma urto (" uno dei cosidetti participî tronchi o, per chiamarli come si deve, aggettivi verbali ", Parodi, Lingua 260) di If XXVI 45 s'io non avessi...