ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] u. (v. interesse, n. 2 c). Come sinon. di compito, funzione, il termine è riferito anche a cose, a elementi astratti: particella pronominale che, in questa frase, svolge l’u. di complemento oggetto; quella stessa paura era sempre lì a far l’ufizio di ...
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dirocciare
v. intr. [der. di roccia, col pref. di-1] (io diròccio, ecc.; aus. essere), ant. – Scendere, precipitare di roccia in roccia (detto soprattutto dell’acqua); anche con la particella pron.: [...] Lor corso in questa valle si diroccia (Dante) ...
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anti-Hiv
(anti Hiv), agg. inv. Che previene il contagio da Hiv (Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana). ◆ tra i piccoli passi di cui è fatta la lotta alla malattia, c’è uno [...] pensava di sviluppare i vaccini anti-Hiv con i criteri tradizionali: utilizzare virus uccisi o attenuati, o pezzetti della particella virale. In realtà, ci si è accorti che queste strade, non solo non portavano a protezione, ma potevano addirittura ...
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dirompere
dirómpere v. tr. e intr. [lat. dirŭmpĕre, comp. di di(s)-1 e rumpĕre «rompere»] (coniug. come rompere). – 1. tr. a. Fiaccare; rendere molle, arrendevole un corpo resistente; maciullare: d. [...] . pron., letter. o ant. Aprirsi, smembrarsi; sgretolarsi, disgregarsi, andare in frantumi; scoppiare, esplodere con violenza. Senza la particella pron., prorompere, erompere con violenza, per es. di acque che straripino, o in espressioni come d. in ...
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aut
‹àut› cong. lat. – Particella disgiuntiva («o»), usata nella locuz. aut aut (v.) e talora nei telegrammi, per evitare che la o isolata sia fraintesa o subisca errori di trasmissione. ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo [...] da un’altra per conversione. c. In grammatica, verbi riflessivi r. (o anche verbi r.), i verbi che, con l’aggiunta della particella pronominale, esprimono un’azione o una situazione di reciprocità (per es.: «quei due si odiano a morte»). In fonetica ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] l’uscio si aprì violentemente per un colpo di vento; i negozî si aprono alle otto; frequente nell’uso anche senza la particella pron.: il museo apre alle nove. Fig., istituire e sim.: a. una scuola, una bottega, un ristorante, una fabbrica, ecc.; a ...
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imbarbarire
v. intr. e tr. [der. di barbaro] (io imbarbarisco, tu imbarbarisci, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Diventare barbaro, rozzo; decadere a un grado inferiore di civiltà: i. nella solitudine, [...] ; può accadere talvolta che, in secoli tristi della loro storia, anche le nazioni più civili imbarbariscano. Con la particella pron.: i costumi si imbarbarirono; riferito a una lingua, corrompersi per l’immissione di barbarismi. 2. tr. Rendere ...
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imbarbogire
v. intr. [der. di barbogio] (io imbarbogisco, tu imbarbogisci, ecc.; aus. essere), non com. – Diventare barbogio, rimbambire per l’avanzare degli anni: è imbarbogito prima del tempo; fig.: [...] non so con che fondamento voi vogliate riprender la natura, come quella che per la molta età sia imbarbogita ed abbia dimenticato a produrre ingegni specolativi (Galilei). Raro con la particella pron., imbarbogirsi. ...
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raccomandare
v. tr. [comp. di r- e accomandare]. – 1. a. Affidare ad altri persona o cosa che sta molto a cuore, pregando o esortando caldamente di soccorrerla o proteggerla o custodirla, o di averne [...] di non scordartene; raccomandò che nessuno uscisse; vi raccomando che sia l’ultima volta. Anche rafforzato, per più efficacia, dalla particella mi (che è, in origine, il pronome rifl.): mi raccomando di non dirlo a nessuno; assol.: non perderlo, mi ...
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particèlla In fisica, costituente microscopico della materia. In partic., le p. elementari sono quark e leptoni che, alla luce delle conoscenze attuali, non mostrano una struttura interna, le p. subnucleari (per es. protone, neutrone) sono quelle...
PARTICELLA (fr. particule; sp. partícula; ted. Partikel; ingl. particle)
Giacomo Devoto
Parola accessoria, priva di valore semantico autonomo (v. morfologia) e di autonomia fonetica. Dal punto di vista semantico si limita a determinare le...