stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., [...] è soggetto a perturbazioni esterne; in fisica nucleare, nucleo s., nucleo non soggetto a decadimenti radioattivi; per le particelle s., v. particella, n. 4. d. In termodinamica, fase s., quella in cui la sostanza considerata si trova stabilmente in ...
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dimagrare
v. intr. e tr. [der. di magro, con il pref. di-1]. – 1. intr. (aus. essere) Diventare magro o più magro (più com. dimagrire). 2. estens. a. Di un terreno, impoverirsi. b. ant. Di corsi d’acqua, [...] abbassare il livello, passare in stato di «magra». c. poet. Con la particella pron., perdere parte del proprio contenuto, scemare, spopolarsi e sim.: Pistoia in pria d’i Neri si dimagra (Dante). 3. tr., non com. Far diventare magro: la malattia lo ha ...
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rimangiare
v. tr. [comp. di ri- e mangiare2] (io rimàngio, ecc.). – Mangiare di nuovo: non mi va di r. la carne anche a cena; più com., assol.: già rimangi? ma se hai finito di mangiare da poco! In usi [...] lo più spreg., ritrattare, non confermare o non mantenere quanto precedentemente detto o fatto; di solito con la particella pron. in funzione intensiva: rimangiarsi le accuse, la deposizione fatta in istruttoria, una promessa, l’impegno assunto, la ...
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sgualcire
(meno com. gualcire) v. tr. [dal germ. *walkjan] (io sgualcisco, tu sgualcisci, ecc.). – Spiegazzare, far prendere grinze o pieghe a indumenti e capi di biancheria nuovi o stirati, a fogli [...] sta’ attenta a sederti per bene, se no sgualcisci la gonna; hai già sgualcito il quaderno comprato ieri; anche con la particella pron. come compl. di termine: bada a non sgualcirti il vestito. Frequente l’intr. pron. sgualcirsi, prendere delle pieghe ...
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scavezzare1
scavezzare1 v. tr. [variante, di origine settentr., di scapezzare] (io scavézzo, ecc.). – 1. a. Tagliare o rompere la cima di alberi, rami, arbusti, meno com. di costruzioni o edifici elevati: [...] la scala! Buia, storta, non poteva servire ad altro che a far s. l’osso del collo alla gente (Capuana); con la particella pron., scavezzarsi il collo o l’osso del collo, rompersi il collo, fare un ruzzolone. Nell’uso region. (spec. veneto), anche con ...
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rimarginare
(ant. rammarginare) v. tr. e intr. [comp. di ri- e marginare] (io rimàrgino, ecc.). – Saldare insieme i margini di una ferita, cicatrizzare: un preparato per r. le piccole ferite; nell’intr. [...] (aus. essere), e più spesso con la particella pron.: la ferita, o la piaga, non è o non si è ancora rimarginata. In usi fig., riferito a ferite e gravi traumi morali: la perdita del marito è una ferita che solo il tempo potrà r., o che solo con il ...
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indeterminazione
indeterminazióne s. f. [dal lat. tardo indeterminatio -onis]. – 1. a. non com. Indeterminatezza, mancanza di determinazione: i. di un concetto. b. Riferito a persona, mancanza di decisione, [...] quantità osservabile senza rendere indeterminato il valore di altre quantità osservabili; per es., nel caso di una singola particella, è impossibile determinare con esattezza simultaneamente la posizione e l’impulso (o, di conseguenza, la posizione e ...
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livello1
livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di [...] . energetico, ognuno dei valori discreti che può assumere l’energia di un sistema, per es. un atomo (l. atomico), o di una particella in un sistema, per es. un elettrone (l. elettronico): è cioè l’energia associata a uno stato quantico; in partic., l ...
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trasformare
(ant. transformare) v. tr. [dal lat. transformare, comp. di trans- «trans-» e formare «dare forma»] (io trasfórmo, ecc.). – 1. Ridurre in forma diversa dalla primitiva, far mutare di figura [...] regione; la vita militare lo ha molto trasformato; l’uso di Internet ha trasformato il nostro modo di vivere. Con la particella pron., come rifl. o intr., assumere forma e figura, struttura e funzione, diversa dall’originaria: in un cervo solitario e ...
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ammalare
v. intr. [der. di male2]. – 1. non com. Cadere malato, prendere una malattia: mia madre ammalò verso dicembre; tutte le pecore ammalarono; più spesso con la particella pron.: m’ammalai alla [...] fine dell’inverno; s’ammalarono tutti uno dopo l’altro. 2. Con uso trans., non com., far cadere ammalato: una persona infetta ammala le altre. ◆ Part. pass. ammalato, anche come agg. e s. m. (v. la voce) ...
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particèlla In fisica, costituente microscopico della materia. In partic., le p. elementari sono quark e leptoni che, alla luce delle conoscenze attuali, non mostrano una struttura interna, le p. subnucleari (per es. protone, neutrone) sono quelle...
PARTICELLA (fr. particule; sp. partícula; ted. Partikel; ingl. particle)
Giacomo Devoto
Parola accessoria, priva di valore semantico autonomo (v. morfologia) e di autonomia fonetica. Dal punto di vista semantico si limita a determinare le...