impinguare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo impinguare, tr. e intr., der. di pinguis «pingue», col pref. in-1] (io impìnguo, ecc.). – Far diventare pingue, ingrassare: i. i maiali; come intr. (aus. essere), [...] con o senza la particella pron., farsi pingue: vedo che tendi a impinguare; s’è impinguato tanto che si stenta a riconoscerlo. Spesso fig., riempire, rendere abbondante e, nell’intr. pron., arricchirsi; per lo più in frasi spreg.: i. il portafoglio; ...
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spartire
v. tr. [der. di partire «dividere», col pref. s- (nel sign. 6)] (io spartisco, tu spartisci, ecc.). – 1. Dividere, e spec. dividere in parti, per distribuirle: s. la preda, il bottino; s. il [...] patrimonio tra i figli; s. il guadagno; con la particella pron. in funzione di compl. di termine, spartirsi qualche cosa, dividerla con una o più altre persone. Com. l’espressione fig. non avere nulla da s. con uno, non aver nulla in comune, non ...
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disgradare2
disgradare2 v. tr. [der. di grado1, col pref. dis-1; cfr. degradare], non com. – 1. Deporre dal grado, privare del buon nome, della fama, e sim. 2. Con la particella avv. ne, superare, vincere [...] al confronto, spec. in prop. consecutive: velocità da disgradarne quella del suono; una caparbietà da disgradarne un mulo ...
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impiparsi
v. intr. pron. [prob. rifacimento scherz. di infischiarsi, per sostituzione di pipa a fischio], fam. – Infischiarsi di qualcuno o di qualche cosa: s’impipa di tutti; a voler fare a modo suo, [...] e impiparsi delle gride, la prima cosa è di parlarne con gran riguardo (Manzoni). Più spesso con la particella ne: se n’impipa dei regolamenti; la gente se ne impipa di lui e del suo berretto (Verga); con un’aria di me n’impipo, di sfacciata ...
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innamorare
(ant. inamorare) v. tr. [der. di amore] (io innamóro, ecc.). – 1. a. Suscitare, ispirare amore: Quanto ciascuna è men bella di lei Tanto cresce ’l desio che m’innamora (Petrarca); Armida ... [...] Frequente l’uso dell’espressione far innamorare, ispirare amore, infiammare d’amore (cioè: fare che qualcuno s’innamori, con la particella pron. sottintesa, come di norma in unione con fare causativo): era così bella, che faceva i. tutti quelli che ...
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derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire [...] varî canali; Sovr’una fonte che bolle e riversa Per un fossato che da lei deriva (Dante); anticam. anche con la particella pron.: L’acqua che di Parnaso si deriva (Petrarca). 2. intr., fig. a. Discendere, trarre principio, provenire: d. da nobile ...
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annottare
v. impers. [der. di notte] (annòtta). – Farsi notte: cominciava già ad a.; in dicembre annotta molto presto. Anticam. anche costruito personalmente: il giorno annotta, si fa buio al cader della [...] notte; quando l’emisperio nostro annotta (Dante). Raro con la particella pron.: ormai s’annottava; fig., letter., coprirsi di tenebre, oscurarsi: del viver mio tramonta il giorno, E già s’annottan di quest’occhi i rai (Filicaia). ...
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quietare
(letter. quetare) v. tr. [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus «quieto»] (io quièto, o quèto, ecc.). – 1. Porre in quiete, calmare: q. le tempeste; q. il mare, le onde; q. un [...] pertanto Teoderigo non mediocre lode, sendo stato il primo che facesse quietare tanti mali (Machiavelli), qui senza la particella si perché preceduto da fare, ma anticam. il verbo fu adoperato anche intransitivamente. Ant., mettersi in stato di ...
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lentare
v. tr. e intr. [der. di lento] (io lènto, ecc.), non com. – 1. tr., pop. o poet. Allentare: l. la molla, la presa; l. il freno al cavallo (e fig. al pianto, ai sensi, alla passione); Strinse [...] ] Gli umani affetti non son meno intensi (Petrarca); rallentare, scemar di vigore nel fare qualche cosa: non lentò d’incitar con le voci e col gesto i remigatori (D’Annunzio); anche con la particella pron.: non lentossi dalla pugna (V. Monti). ...
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capside
s. m. [dall’ingl. capsid, der. del lat. capsa «cassa», col suff. -id «-ide1»]. – In virologia, l’involucro del virione, cioè della particella virale, costituito da un numero fisso e limitato [...] di molecole proteiche ordinate secondo particolari tipi di simmetria ...
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particèlla In fisica, costituente microscopico della materia. In partic., le p. elementari sono quark e leptoni che, alla luce delle conoscenze attuali, non mostrano una struttura interna, le p. subnucleari (per es. protone, neutrone) sono quelle...
PARTICELLA (fr. particule; sp. partícula; ted. Partikel; ingl. particle)
Giacomo Devoto
Parola accessoria, priva di valore semantico autonomo (v. morfologia) e di autonomia fonetica. Dal punto di vista semantico si limita a determinare le...