moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] di m.; malattia di m., malattia ostentata più che reale, che in certi periodi sembra assumere carattere epidemico, non affetti sembra rispondere a un modello di raffinatezza nel quale hanno parte anche il patimento fisico e quello psichico. f. Fuori ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] sagomato secondo le linee di un indumento e più spesso delle singole parti di questo (davanti, dietro, maniche, ecc.), che serve di ai soli elementi fondamentali o a rapportarlo a situazioni reali al fine di spiegarne il funzionamento: si presenta ...
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banda1
banda1 s. f. [dal provenz. banda, prob. dal lat. mediev. banda nel senso di «partito, fazione» (v. banda2)]. – 1. non com. Lato, parte: passare da b. a b.; uscio, sportello a due b., a due battenti; [...] a loro gustosissima (F. De Sanctis). In geometria, ciascuna delle due parti (o semipiani) in cui una retta qualsiasi divide il piano; spec ufficiale ammiraglio, otto per sovrani o persone di sangue reale), muniti di fanale se di notte, per aiutare l ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] , la nozione che la mente si forma o riceve di una cosa reale o immaginaria: l’i. di Dio, dell’universo, del tempo, dello sign. più vicino a quello platonico di «entità eterna»: In qual parte del ciel, in quale idea Era l’exempio, onde natura tolse ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] la l polacca, per es. in Wojtyla ‹voitï′ua›); d’altra parte, il russo non conosce una l alveolare simile a quella italiana, ma a L qualifica dispositivi, circuiti e sim. la cui forma, reale o schematica, ricorda una L maiuscola: antenna a L in ...
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terza
tèrza s. f. [femm. sostantivato di terzo]. – 1. In relazione col valore e sign. di numerale ordinale di terzo, per ellissi di un sostantivo: a. La terza classe di una scuola: fare, frequentare [...] delle dodici ore in cui nell’antico uso romano era divisa la parte del giorno dall’alba al tramonto, corrispondente all’incirca alle ore sulla terza parte dei beni acquistati durante il matrimonio. 6. non com. a. Gruppo di tre elementi: t. reale, nel ...
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protagonista
s. m. e f. e agg. [dal gr. πρωταγωνιστής, comp. di πρῶτος «primo» e ἀγωνιστής «lottatore, combattente»; la parola, usata nel greco ant. con sign. generico, viene adottata nel linguaggio [...] spesso dei manichini sono stati i p. dei quadri di De Chirico. 2. Per estens., chi ha la parte principale, un ruolo di primo piano nelle vicende della vita reale: i p. della vita politica; è stato a lungo il p. della cultura italiana; donne che sono ...
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salario2
salàrio2 s. m. [dal lat. salarium (neutro sostantivato dell’agg. salarius, der. di sal salis «sale»), propriam. «razione di sale», poi «indennità per l’acquisto di sale e di altri generi alimentari [...] che, applicata a quello, ne salvaguarda il potere d’acquisto (tale parte del salario, una volta abolita la scala mobile, v. scala, n , chiamata anche s. nominale, in contrapp. al s. reale, in quanto per diversi motivi (spec. l’aumento generalizzato ...
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stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., [...] rispetto alla moltiplicazione ma non rispetto all’addizione); polinomio s., polinomio le cui radici hanno la partereale negativa. ◆ Avv. stabilménte, in modo stabile, in maniera durevole: fondazioni che poggiano stabilmente sulla roccia; prendere ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] è il suo stipendio? 3. a. Ciò che ha consistenza vera e reale, in opposizione a ciò che non è concreto, tangibile, sicuro: molte spetta di giudicare dell’applicazione delle norme giuridiche da parte dei giudici di primo e secondo grado, di esprimere ...
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numero complesso, parte reale di un
numero complesso, parte reale di un in un numero complesso z = x + iy, è il numero reale x. È anche indicata con il simbolo Re(z) e se è nulla il numero z è detto numero immaginario (→ numero complesso).