in-1
in-1 [lat. ĭn-]. – 1. Prefisso verbale di molte parole derivate dal latino o formate in epoca posteriore. Ha in genere funzione derivativa, serve cioè alla formazione di verbi tratti da aggettivi [...] quali la forma con in- è più com., nell’uso scritto, di quella con i-), essendo il nesso ns + cons. sconosciuto in parole popolari; in pochi casi, le due forme si sono distinte semanticamente per cui la forma con in- è usata prevalentemente in alcuni ...
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mnemonica
mnemònica s. f. [ellissi di arte mnemonica, dall’agg. mnemonico]. – Il complesso dei varî espedienti escogitati per aiutare la memoria a ritenere date, termini tecnici, liste cronologiche e [...] con l’universo reale e i nessi mnemonici rispecchino le strutture logiche e ontologiche della realtà. Spesso nella mnemonica le parole e gli oggetti cui esse si riferiscono e i reciproci nessi vengono resi più facilmente memorizzabili per mezzo di ...
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chiacchiera
chiàcchiera (erroneo chiàcchera) s. f. [der. di chiacchierare]. – 1. Usato al plur., e per lo più con tono di biasimo, parole vane o inconcludenti: con le ch. non si risolve nulla; lasciarsi [...] avere molta o troppa o una gran ch., avere la lingua molto sciolta (e si dice soprattutto di chi vuole con le parole confondere le idee agli altri o darla ad intendere); quanta ch.!; troppa ch.!; fig. (poco com.), di persona che parla troppo: zìttati ...
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cruciverba
crucivèrba s. m. [comp. arbitrario del lat. crux -ucis «croce» e verba «parole»], invar. – Gioco enigmistico consistente nel trovare (col sussidio di definizioni più o meno allusive) un certo [...] a ciò predisposto, in modo che ogni lettera (più raram. ogni sillaba: c. sillabico) occupi una casella, e sia elemento costitutivo delle due parole (l’orizzontale e la verticale) che in quella casella si intersecano; è detto anche gioco delle ...
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espungere
espùngere v. tr. [dal lat. expungĕre, comp. di ex- e pungere «pungere»; propr. «notare (una lettera o una parola) con punti sovrapposti o sottoposti»] (coniug. come pungere). – 1. In manoscritti [...] , che sono presenti nella tradizione del testo ma si ritengono interpolate. 3. Con senso più generico (non com.), sopprimere parole o passi da uno scritto o stampato: nella nuova edizione l’autore espunse il secondo capitolo; e. un nominativo dalla ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] grado di risponderti; il ferito non era in grado di camminare. E. in sé, avere piena coscienza dei proprî atti e delle proprie parole (al contr., e. fuori di sé). d. Con la prep. a: e. a tavola, stare pranzando; e. a cavallo, aver raggiunto lo scopo ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] personali (su di me, su di lui, su di voi, ecc.: prendo tutta la responsabilità su di me), oppure, meno correttamente, davanti a parola che comincia con la vocale u (su di una terrazza). A differenza di sopra, non è mai seguito dalla prep. a, ma non ...
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dïàlogo s. m. [dal lat. dialŏgus, gr. διάλογος, der. di διαλέγομαι «conversare, discorrere»] (pl. -ghi). – 1. a. Discorso, colloquio fra due o più persone: prendere parte al d.; ebbero un d. animato; ho [...] come è appunto nei lavori teatrali); d. narrato, quello riferito da un’altra persona o dall’autore stesso con opportune parole introduttive. 2. Componimento o trattato in cui, invece della forma espositiva o narrativa, è usata la forma dialogica: i d ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, [...] decorata (immagine sacra, teca con reliquie, croce, patena, e sim.) che serviva a portare il bacio di pace. f. ant. Perdono, parole di perdono: Ricciardo ... s’avea posto in cuore di non lasciarla mai se la sua p. non riavesse (Boccaccio). 4. Locuz ...
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omofono
omòfono agg. [dal gr. ὁμόϕωνος, comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Genericam., che ha suono uguale. Con sign. specifici: 1. In linguistica: a. Di segni grafici (lettere, gruppi di lettere, [...] di quota ‹ku̯òta›, in francese la -s- di torsion ‹torsi̯õ′› e il -t- di portion ‹porsi̯õ′›. b. Di parole (chiamate anche omofoni s. m.) che, pur avendo significato ed etimo diversi, sono uguali come suono (omonime, quindi, in senso stretto), abbiano ...
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PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...
MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo elemento è una parola accorciata, mentre...