discorso2
discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere [...] questi d.; il d. cadde sul teatro; d. amichevole, alla buona. d. Al plur., e in tono più o meno spreg., parole, chiacchiere: pochi d.!; non facciamo troppi d.!; senza tanti d., senza andare per le lunghe, con franchezza; e contrapposto ai fatti ...
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scandire
v. tr. [dal lat. scandĕre (con mutamento di coniug.), propr. «salire, ascendere», e nei grammatici scandĕre (versus) «misurare, distinguere (i versi in piedi)», v. scansione] (io scandisco, [...] o pronunciando distintamente i singoli piedi e le sillabe che li compongono. 2. Per estens., s. le parole, pronunciare distintamente le singole parole di una frase, staccando fra loro le sillabe: la folla scandiva a gran voce il nome del campione ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] vostra!», o sim.): «Beve poco lui? La grazia! Ha vuotato da solo quasi tutto il fiasco!»; «Ha premesso che avrebbe detto poche parole; la g. di quelle poche!». b. Atto (decreto) del capo dello stato nei confronti di un singolo condannato, con cui la ...
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ingiuria
ingiùria s. f. [dal lat. iniuria, der. dell’agg. iniurius «ingiusto», comp. di in-2 e ius iuris «diritto»]. – 1. Nel sign. originario, ogni azione contro il diritto, sinon. quindi di ingiustizia, [...] per violenza o frode ai danni altrui; per i. propose di rivolere quello che per parole riaver non potea (Boccaccio). 2. a. In diritto civile e penale, offesa recata mediante parole, atti, o mediante l’invio di scritti o disegni, all’onore o al decoro ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] o gradazioni diverse di un solo tono. c. Accordo, conformità, in senso generico: a. di pensiero e di azione; a. dei fatti con le parole; in a. con, d’accordo con, in conformità a: agire in a. con i proprî principî; prendere provvedimenti in a. con le ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] , v. quanto1, n. 3 a); in frasi ellittiche d’intonazione esclamativa: questo sì!, questo no!, approvando o disapprovando le altrui parole; questo mai!, questo mai e poi mai!, non lo farò, o non lo accetterò, mai; preceduto da prep.: da questo deriva ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] con una frequenza relativa di una volta ogni sei, pari alla probabilità, che è appunto di 1/6. 2. Ognuna delle parole che designano tali enti astratti, e ognuno dei segni che servono a rappresentarli graficamente: pensare, dire, scrivere un n.; il n ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] della lingua sono maggiori per la o aperta, minori per la o chiusa. I due diversi timbri dànno la possibilità di distinguere parole di grafia identica ma di suono diverso: per es. bòtte «percosse» e bótte «recipiente», còlto part. di cogliere e cólto ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] espressione. In usi specifici: valore l., il significato di una parola in quanto considerata dal punto di vista del lessico, non il medesimo in tutte le realizzazioni morfologiche che la parola può avere nella sua flessione); analisi l., l’analisi ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] tra un mese; t. capitolo; t. un comizio. Ha uso affine a fare anche nella frase (meno com. nell’uso) tenere parola a qualcuno di qualche cosa, parlargliene, fargliene cenno, farne argomento di discorso: mi raccomando, è un segreto, e ti prego di non ...
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PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...
MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo elemento è una parola accorciata, mentre...