esclamare
v. tr. [dal lat. exclamare, comp. di ex- e clamare «gridare»]. – Pronunciare parole, per lo più a voce alta e con enfasi, per esprimere un sentimento vivo o improvviso: Esclamò: «Povero me!»; [...] «Bene!», esclamai. Non com. e. contro, dire parole risentite contro qualcuno. Ant., reclamare: della quale tassa benché ciascuno esclamasse ... (Guicciardini). ...
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esclamazione
esclamazióne s. f. [dal lat. exclamatio -onis]. – L’esclamare, e più spesso, in senso concr., la parola o le parole dette esclamando: prorompere in esclamazioni; un’e. di gioia, di dolore, [...] margini del linguaggio articolato; un puro gesto vocale sono le interiezioni come ahi!, oh!, ecc., e poco di più quelle del tipo per bacco!, accidenti! e simili, in cui il valore semantico delle parole è pressoché obliterato. ◆ Dim. esclamazioncèlla. ...
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-scopo
[dal gr. -σκόπος (con sign. per lo più attivo, come τηλεσκόπος «che vede lontano», αστεροσκόπος «osservatore degli astri») o -σκοπος (con sign. ora passivo, come τηλέσκοπος «che si vede da lontano», [...] , come πρόσκοπος «esploratore, vedetta»), der. di σκοπέω «vedere, osservare»]. – Secondo elemento, atono, di parole composte; si trova in un numero limitato di parole derivate dal greco, o formate modernamente, le quali indicano per lo più la persona ...
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consolare2
consolare2 v. tr. [lat. consōlare e consōlari, comp. di con- e solari «confortare»] (io consólo, ecc.). – 1. Confortare una persona, recarle sollievo in una pena morale, lenirne il dolore: [...] fam., un vinello che consola lo stomaco. 3. intr. pron. a. Trovare conforto, sentire alleviamento della pena: si consolò alle mie parole; darsi pace, rassegnarsi: consolarsi di una sventura, di un danno subìto; e in tono iron.: la vedova si è presto ...
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-sofia
-sofìa [dal gr. σοϕία, -σοϕία; cfr. sofìa]. – Secondo elemento compositivo di parole derivate dal greco (come filosofia, teosofia) o formate modernamente (come antroposofia), che significa «scienza, [...] dottrina» e sim. In alcune parole è poco sentito come elemento a sé, tanto che si tende a una pronuncia sonora della s iniziale (tradizionale in filosofia, sporadica altrove), anziché sorda. ...
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imprecare
v. tr. e intr. [dal lat. imprecari, comp. di in-1 e precari «pregare, augurare»] (io imprèco, tu imprèchi, ecc.; aus. avere). – Augurare il male a qualcuno, con parole violente e spesso volgari: [...] la morte, la rovina, le peggiori malattie a qualcuno. Più frequente con uso intr. o assol., lanciare maledizioni, proferire parole gravemente offensive, o frasi blasfeme: i. contro un nemico, contro il governo, contro il destino; imprecava perché non ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col [...] effeminare) e in prov. come: i fatti sono maschi e le parole sono femmine. In altri casi (anche come agg.), indica la donna odierno signora); donde l’accostamento o la contrapposizione delle due parole: con la figliuola e con altre femine e donne ( ...
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sarcasmo
s. m. [dal lat. tardo sarcasmus, gr. σαρκασμός, der. di σαρκάζω «lacerare le carni» (da σάρξ σαρκός «carne»)]. – 1. Ironia amara e pungente, ispirata da animosità e quindi intesa a offendere [...] , osservazioni piene di s.; parlare, rispondere con s.; fare del sarcasmo; sento del s. nelle tue parole; sentì la rabbia dentro di sé, qualcosa di molto vicino all’odio che avrebbe voluto esplodere contro quel s. assurdo e cattivo (Ugo Riccarelli ...
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accompagnare
v. tr. [der. di compagno] (io accompagno, ... noi accompagniamo, voi accompagnate, e nel cong. accompagniamo, accompagniate). – 1. a. Seguire una persona, andare con essa come compagno per [...] poltrone del salotto; a. l’invio d’un dono con un biglietto d’augurî; a. la recitazione col gesto, a. le parole con un sorriso. Anche, accordare, armonizzare: a. due stoffe di colori diversi. 3. Associare la voce di uno strumento musicale alla voce ...
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alfa1
alfa1 s. f. o m. [dal gr. ἄλϕα (lat. alpha), di origine semitica: v. alef], invar. – Nome della prima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo α, maiuscolo A), corrispondente [...] ha quindi la stessa origine del latino in- (da en-) e del germ. un-; lo stesso elemento è tuttora usato come prefisso in parole composte di lingue moderne (v. a-2, an-). In varie scienze, la successione delle lettere greche α, β, γ, ecc. serve a ...
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PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...
MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo elemento è una parola accorciata, mentre...