bisticciare
v. intr. [prob. da bischizzare] (io bistìccio, ecc.; aus. avere). – 1. Venire a parole, litigare scambiandosi parole animate e stizzose: smettete di b., voi due; anche rifl., con valore reciproco: [...] per ogni sciocchezza; o come intr. pron.: s’è bisticciato col compagno di banco. 2. non com. Fare un bisticcio, un gioco di parole: si potrebbe dire, bisticciando, che il concetto di «razza» non trova fortuna presso gli «storici di razza» (B. Croce). ...
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bisticcio
bistìccio s. m. [der. di bisticciare]. – 1. Litigio non grave e passeggero, battibecco, scambio vivace di parole: i soliti b. fra suocera e nuora; un b. da bambini; s’è trattato di un b. tra [...] credo di vederlo bene»; o nel Malmantile del Lippi: «Ben tu puzzi di pazzo, che è un pezzo»). Anche, gioco di parole basato sulla identità dei suoni e la varietà del senso senza tener conto dell’ortografia (come, per es., nel verso del Petrarca ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] p. di un artista, l’idea che soggiace alle sue creazioni; tradire il proprio p., svelarlo involontariamente (con altro senso, le parole hanno tradito il mio p., l’hanno fatto apparire diverso da quello che realmente è); tradire il p. dell’autore, di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] costui porta, non il s., ma uno diluvio d’orina al medico (Sacchetti); con lo stesso sign. si usò anche segnale. c. Gesto, atto, parola con cui si manifesta uno stato d’animo o un’intenzione (spec. al plur., e in unione col verbo dare): dare segni d ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] Appollo, a l’ultimo lavoro Fammi del tuo valor sì fatto vaso ... (Dante: qui è la virtù poetica). Nella Divina Commedia, la parola indica inoltre l’onnipotenza di Dio, la somma delle sue virtù: Laudato sia ’l tuo nome e ’l tuo valore Da ogne creatura ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi [...] so qual pendice Salia d’un fabbro nazaren la sposa (Manzoni); in cor tacita prega (Foscolo), senza pronunciare con la voce le parole della preghiera. Per estens., che non fa rumore: avanzare con t. passo; come suol fra l’erba el picciol angue Tacito ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] d’idee; scrive correttamente ma non ha idee; il lavoro è modesto ma ha qualche i. originale. d. Dal sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui si guarda come termine di paragone nel giudizio ...
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giro
s. m. [lat. gȳrus, gr. γῦρος]. – 1. a. La linea che limita una superficie, perimetro: lo spiazzo ha un g. di 200 metri; il g. delle mura, il perimetro della superficie racchiusa dalle mura, e le [...] : cambiare il g. del periodo; un g. del periodo piuttosto involuto. Giro di parole, perifrasi, circonlocuzione: dimmi chiaramente le cose come stanno, senza tanti g. di parole; anche assol.: senza tante storie e senza tanti Giri, si può benone in due ...
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trans-
[dal lat. trans, trans- «al di là, attraverso»; v. tra- e tras-]. – Prefisso che indica passaggio oltre un termine, attraversamento, mutamento da una condizione a un’altra, ecc.; in parole del [...] ., derivate dal lat., il cui secondo elemento comincia per vocale: transazione, transigere, trànsito, transizione, ecc. Serve anche a formare parole e nomi nuovi, soprattutto del linguaggio dotto, scient. o tecn.: in geografia, col sign. di «al di là ...
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interpungere
interpùngere v. tr. [dal lat. interpungĕre, (comp. di inter- e pungĕre «pungere»), propr. «separare lettere o parole con il segno del punto»] (coniug. come pungere). – Separare le parole, [...] . Per estens., letter., collocare o intercalare, tra una frase e l’altra di uno scritto o di un discorso, parole, pause, gesti o altro, a sottolineatura, risalto o commento delle frasi stesse: i. una dissertazione di citazioni poetiche; i ...
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PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...
MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo elemento è una parola accorciata, mentre...