radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] le zappe in aria, che principiavano a scalzar la pianta, per metterle le r. al sole (Manzoni). b. Nel linguaggio com., la parola è spesso usata invece di rizoma (per es., radice di gramigna); inoltre, spec. nell’uso tosc., è sinon. di ramolaccio e di ...
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spiccicare
v. tr. [tratto da appiccicare, con sostituzione di prefisso] (io spìccico, tu spìccichi, ecc.). – Staccare ciò che è appiccicato a una superficie, a un altro oggetto, separare cose appiccicate: [...] , da quando si sono conosciuti, non si riesce più a spiccicarli; con altro uso fig., è com. l’espressione s. le parole (più raram., s. le sillabe, s. le frasi), pronunciarle chiaramente, spec. nella forma negativa: quel ragazzo non spiccica bene le ...
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insolente
insolènte agg. e s. m. e f. [dal lat. insŏlens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di solere «essere solito»; propr. «insolito» (nel doppio sign. di «non avvezzo» e di «non usato»)]. – Di persona [...] irrispettose); mi ha bloccato un i. che non ha voluto spostare la macchina in seconda fila. Per estens., riferito agli atti, alle parole: tenere un atteggiamento i.; parlare con tono i.; ha un modo di fare i.; mi ha scritto una lettera i.; dare una ...
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h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] è un fonema a sé ma una variante, in posizione intervocalica, dell’occlusiva velare sorda. Come segno grafico l’h compare in parole italiane nei casi e coi valori che seguono: 1) quale componente dei digrammi ch e gh, dove serve a indicare il suono ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] comportarsi, per evitare che sia dannoso o non opportuno: s. le parole, cercare con cura le più adatte; s. i gesti, le l’altro il sostiene, e via pur sempre Con atti e con parole Studiasi fargli core (Leopardi). 4. tr., ant. Stimolare, sollecitare, ...
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isolante
iṡolante agg. e s. m. [part. pres. di isolare]. – 1. agg. e s. m. In genere, che isola o serve a isolare, detto soprattutto di materiale usato per l’isolamento acustico, elettrico, termico; [...] , per cui essa risulta costituita di due componenti: da una parte il lessico, che, come tutti i lessici, consta di parole significanti, invariabili e autonome, dall’altra i mezzi morfologici, quali la varietà di collocazione nella frase, la varietà d ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] (sempre con valore restrittivo): in certo m. hai ragione anche tu; in certo m., è vero; in certo qual m., le sue parole volevano dir questo. In nessun m., con nessun mezzo, o a nessun patto, per nessuna ragione (come forma di negazione assoluta): non ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] s.; fare una s. morte; fare una s. confessione, caratterizzata da pentimento sincero e profondo; parole s. (degne di un santo e, nell’uso com., parole giustissime, verissime: parole s. quelle che diceva la mia povera nonna!). Preposto al sost. cui si ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, [...] come agg.: carme a.; sonetti acrostici. 2. estens. Parola formata dalle iniziali di parole singole: per es. ΙΧΘΥΣ (’ Ιη σοῦς Χριστὸς Θεο industriali, commerciali e sim., quando le iniziali delle parole componenti hanno un senso compiuto: così LUCE ( ...
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volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] persona, e con valore causativo: L’angel che n’avea vòlti al sesto giro (Dante); Volser Virgilio a me queste parole (Dante), queste parole fecero sì che Virgilio si volgesse a me; abbastanza frequente anche nell’uso com. l’espressione v. in fuga (il ...
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PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...
MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo elemento è una parola accorciata, mentre...