travisare
traviṡare v. tr. [der. di viso2, col pref. tra-]. – 1. Alterare il viso, l’aspetto; per lo più nel rifl., travisarsi, trasformare intenzionalmente il proprio viso o aspetto in modo da rendersi [...] o la verità dei fatti; t. una dottrina; hai travisato le mie parole o il senso delle mie parole. ◆ Part. pass. traviṡato, anche come agg., di persona che ha alterato intenzionalmente il proprio aspetto esteriore (ma con questo sign. è poco com.): gli ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] sguardo alcun s. di compassione; le tue parole sono s. di debolezza; le sue lacrime mi sono sembrate s. di pentimento. In funzione di predicato: è s. di ..., è s. manifesto di ..., è un fatto che dimostra, che rivela esternamente: sporcare la strada ...
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intransigenza
intransigènza s. f. [der. di intransigente]. – Carattere, atteggiamento di chi è abitualmente intransigente, o che si rivela tale in determinate occasioni o relativamente a determinati [...] ., dei modi, degli atti, delle parole: i. di contegno, i. di una risposta. Nella vita religiosa, si distingue dall’intolleranza, che riguarda più propriam. la dottrina, mentre l’intransigenza riguarda i fatti dell’ordine pratico, del comportamento. ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] pratico, della capacità di discernere l’opportunità nei fatti della vita pratica. Dottrina del s. morale, contesto: maestro, il s. lor m’è duro (Dante, delle parole scritte sopra la porta dell’inferno); parole che hanno un s. riposto, recondito, ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] , formula conclusiva di un discorso, con la quale si vuole sintetizzare quanto si è già detto); uomo di p. parole, che non parla molto, che bada più ai fatti che alle parole; p. discorsi!, p. chiacchiere!, risoluto invito a tagliar corto, a venire al ...
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chiacchiera
chiàcchiera (erroneo chiàcchera) s. f. [der. di chiacchierare]. – 1. Usato al plur., e per lo più con tono di biasimo, parole vane o inconcludenti: con le ch. non si risolve nulla; lasciarsi [...] ) ch. insieme, discorrere del più o del meno; trattenersi in chiacchiere; a chiacchiere, a parole (contrapposte ai fatti): a ch. tutti son bravi; è buono soltanto a chiacchiere! Locuz. tosc.: stare a chiacchiera, chiacchierare in un crocchio. 2 ...
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ricollegare
v. tr. [comp. di ri- e collegare] (io ricollégo, tu ricolléghi, ecc.). – 1. Collegare di nuovo: r. due centri isolati dalla neve; nel rifl.: la torre di controllo non riesce a ricollegarsi [...] più fatti: come puoi r. due fatti così indipendenti fra loro?; un’improvvisa intuizione lo condusse a r. le parole udite valore reciproco, di più fatti o idee, connettersi, legarsi insieme, rivelare la relazione intercorrente fra l’uno e l’altro. ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere [...] ). Anche, situazione di opposizione, di contrasto: c’è c. tra quello che dici e quello che fai; essere, trovarsi in c., in aperta c. con sé stessi. c. Al plur., le parole, i fatti, le azioni che implicano contraddizione: deposizione, racconto, studio ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] t. di una trattativa diplomatica. e. Sempre al plur., insieme di fatti ed elementi che definiscono o caratterizzano una inesatto. Anche, spesso, sinon. generico di parola nel suo sign. più ampio: alcuno è tenuto liberale, alcuno misero, usando uno t ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] spirito: qui mi sento sicuro; si sentì turbato da quelle parole; pur senza sentirci particolarmente attirati l’uno dall’altro, eravamo avvicinati dalle due lingue in comune, e dal fatto, assai sensibile in quelle circostanze, di essere i soli due ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...