mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] èfatto a scale, chi le scende e chi le sale, prov. allusivo alle varie sorti degli uomini (meno com., con lo stesso senso, il m. èfatto a scarpette, chi se le leva e mortale: il mio regno non è di questo m., parole di Gesù a Pilato («regnum meum ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] di me? d. Avere forza ed efficacia legale o logica: non è la parola, è la firma che vale; le tue sono ragioni che non valgono proprio; sottinteso: manca di tatto, vale a dire che è un villano; non si èfatto trovare in casa, vale a dire che non ha ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] di numeri che presentano inaspettate simmetrie e regolarità); giochi di prestigio, o di bussolotti, di mano, esercizî di destrezza fatti per diletto degli spettatori; con accezione più partic., g. di parole (calco del fr. jeu de mots), bisticcio ...
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permesso premio
loc. s.le m. Permesso concesso a un detenuto, come premio per la sua buona condotta. ◆ il giudice di sorveglianza del Tribunale di Pavia – un giovane giudice fresco di nomina, un giudice [...] , 13 ottobre 2004, p. 7, Fatti di Sicilia) • l’inchiesta milanese è piena di parole. Alcune hanno svelato il progetto di nuova 2007, p. 5).
Espressione composta dai s. m. permesso e premio.
Già attestato nel Corriere della sera del 10 febbraio 1992, ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] tutto, da per tutto (anche dappertutto), dovunque. In unione con le parole terra, aria, mare, si presta a usi varî, in complementi sia un verbo passivo o, più spesso, di forma impersonale: è stato fatto tutto ciò che per noi si poteva; Intanto voce ...
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solluchero
sollùchero (meno corretto sollùcchero) s. m. [der. di sollucherare]. – Sensazione e stato di grande soddisfazione, compiacimento e godimento, per parole o fatti che rispondono alle proprie [...] , comuni spec. nell’uso fam. tosc.: è una ragazza vanitosa, i complimenti la mandano subito in s.; a sentirsi dire che è ancora un bell’uomo va tutto in s.; tutti fanno le meraviglie e vanno in solluchero, e si chiamano fortunati d’essere venuti ad ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] azione del morso. Proverbî: a caval donato non si guarda in b., non è bene criticare ciò che si riceve in regalo; finché l’uomo ha dente in : vuol sempre metter b. in fatti che non lo riguardano; mettere parole o discorsi in b. a qualcuno ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] produce il rafforzamento sintattico della consonante scempia iniziale della parola seguente: come te 〈kóme tté〉, come pure 〈 una relazione di uguaglianza: continua così come hai sempre fatto; mi piace così com’è; la tua vita sia tale come io te l’ ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] alle p., vicino; fig., di fatti, eventi, situazioni, essere alle p., imminenti: l’inverno è ormai alle p.; nella primavera del in rappresentazioni figurative o poetiche, come vere e proprie porte: Queste parole di colore oscuro Vid’io scritte al sommo ...
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semplicita
semplicità (ant. simplicità) s. f. [dal lat. simplicĭtas -atis, der. di simplex «semplice1»]. – 1. Qualità di ciò che è semplice: s. di un corpo, di un elemento; se la maggiore e minore velocità [...] di Calandrino, propose di voler prender diletto de’ fatti suoi col fargli alcuna beffa (Boccaccio); l’ e la tristizia del mio confessoro mi hanno condutto a fare quello che mai per me medesima arei fatto (Machiavelli); concr., non com., azione, parole ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...