premiopoli
(Premiopoli), s. f. inv. (iron.) Le beghe, le polemiche, gli scandali e i pettegolezzi suscitati dall’attribuzione dei premi letterari. ◆ Forse stuferebbe un po’ meno Premiopoli, ovvero il [...] poesia. […] Ammetteva, Cucchi, di aver «aperto una questione senza chiuderla». Ci piacerebbe vederlo passare dalle parole ai fatti, per esempio stilando l’elenco e dando i voti. Proprio per non restare nella chiacchiera, quella che non sa trovare di ...
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interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di [...] , nella divinazione; i. benevola, maligna, capziosa, degli atti o delle parole di una persona; e con sign. affine a valutazione: un’i. ottimistica dei fatti, una corretta i. della situazione, e sim. In partic., con riferimento a un testo: passo di ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su [...] scia argentea, iridescente che lascia il muco condensato, vivida m. della creatività poetica e linguistica, la materia umile e preziosa di cui sono fatte le nostre parole (Luigi Meneghello). 2. Per estens., ogni tipo di linguaggio figurato (come la ...
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commento
comménto (ant. coménto) s. m. [dal lat. commentum, che ebbe in periodo class. il sign. di «invenzione, finzione» (dal part. pass. commentus di comminisci «immaginare»); lo sviluppo semantico [...] la proiezione di un film o la trasmissione di uno spettacolo televisivo o radiofonico. 3. Giudizio espresso su fattieparole: le dichiarazioni del ministro hanno suscitato varî c.; fare un c. poco riguardoso. Più spesso, al plur., chiacchiere ...
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parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito [...] qualcosa: la voce del solito vecchino gridò a Pinocchio: «Fatti sotto e para il cappello» (Collodi). Similm., p. il grembiule, mirare a un determinato effetto o scopo, soprattutto con le proprie parole: non capisco dove voglia andare a p. con le sue ...
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spendere
spèndere v. tr. [lat. expendĕre, propr. «pesare», come il semplice pendĕre: in origine infatti il denaro si pesava, nei pagamenti] (io spèndo, ecc.; pass. rem. spési, spendésti, ecc.; part. [...] l’osso del collo, un occhio della testa e sim., una grande quantità di denaro; il denaro èfatto per s., serve solo se si usa come et in fuggir affanni (Petrarca); s. qualche parola, quattro parole su un argomento, soffermarsi a parlarne: intorno a ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta [...] Parole di dolore, accenti d’ira (Dante); Ira è breve furore, e chi nol frena, È furor lungo che ’l suo possessore Spesso a vergogna, e gravemente nociva o molesta, che rappresenti un flagello, un malanno, e sim.; fare un’i. di Dio, fare gran baccano, ...
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stravolgere
stravòlgere v. tr. [comp. di stra- e volgere] (coniug. come volgere). – 1. Volgere storcendo; piegare, allontanare con forza dalla posizione normale: s. gli occhi (per furore, nelle convulsioni, [...] gli aveva stravolto il cervello. Anche, interpretare a rovescio, trarre arbitrariamente, e spesso intenzionalmente, a un senso diverso e peggiore: s. la verità dei fatti; s. le parole, il pensiero di una persona, di un autore, di uno scritto ...
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spesa
spésa s. f. [lat. tardo expēnsa (pecunia, cioè «denaro speso»), part. pass. di expĕndere: v. spendere]. – 1. a. L’atto dello spendere; anche, la somma di denaro che si spende o si cede in cambio [...] onere e disagio a vantaggio di altri: è lui che ha fatto le spese della serata, in quanto è stato parole in altri argomenti mi impedisce di dilungarmi su questo: la necessità gli costrigneva a tenere sempre guardate con grandissima s. tante isole e ...
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insensatezza
insensatézza s. f. [der. di insensato]. – 1. L’essere insensato; qualità, condizione (abituale o anche occasionale, in relazione a fatti singoli) di persona insensata: è per la sua i. che [...] ; con la sua i. ha rovinato tutti i nostri bei progetti; insopportabili gravezze, imposte con una cupidigia e con un’i. del pari sterminate (Manzoni). 2. In senso concr., azione o parole da insensato: commettere, fare un’i.; dire delle insensatezze. ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...