sbertucciare
v. tr. [der. di bertuccia; per il sign. 1, cfr. sbertare, sberteggiare, berteggiare; meno chiara la connessione etimologica con bertuccia del sign. 2] (io sbertùccio, ecc.), non com. – 1. [...] raro con riferimento a persone che rissano: riscaldandosi sempre più, vennero dalle parole ai fatti, e acciuffatisi fra di loro, si graffiarono, si morsero e si sbertucciarono (Collodi). ◆ Part. pass. sbertucciato, anche come agg.: a un ricevimento ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] , per dire che un fattoè impossibile, anche se si fatta; e che ci vuole?, per asserire la facilità, la semplicità di un’operazione; ci vuol altro che ..., per dire che una cosa o persona è inadatta o insufficiente: ci vuol altro che buone parole ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] far succedere l’irreparabile; vederlo e piombargli addosso fu un m.; queste parole così chiare acquietarono in un si spense. f. Esprime la rapidità di un’azione o di un fatto nella locuz. in un m.: è un lavoro che si fa in un m.; mi vesto in un m ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] alle sue creazioni; tradire il proprio p., svelarlo involontariamente (con altro senso, le parole hanno tradito il mio p., l’hanno fatto apparire diverso da quello che realmente è); tradire il p. dell’autore, di chi, commentando o traducendo un’opera ...
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rigiro
s. m. [der. di rigirare]. – 1. L’azione del rigirare o del rigirarsi, con allusione sia a nuovi, ulteriori giri, sia a giri fatti in senso opposto al primo: con tanti giri e r. abbiamo finito [...] cosa mira con tutti i suoi r.; nell’uso tosc., amorazzo segreto: tiene ben nascosti i suoi rigiri. Di discorsi ravvolti e tortuosi: esponi il fatto senza tanti r. di parole; senza tanti r., nominava il paese dove abitava quel suo cugino (Manzoni). ...
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indelebile
indelèbile agg. [dal lat. indelebĭlis, comp. di in-2 e tema di delere «distruggere, cancellare»]. – Che non si cancella, che non si può cancellare: macchia, segno i.; inchiostro i.; in senso [...] che non verrà mai meno: fatti che lasciano nella memoria una traccia (o un segno, un’impronta) indelebile. Nella dottrina teologica, carattere i., quello conferito dai sacramenti del battesimo, della cresima e dell’ordine sacro. ◆ Avv. indelebilménte ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] carità, ispirata ad amore del prossimo; peccare in pensieri, parole, opere e omissioni. d. Azione pratica, fatto concreto, soprattutto in opposizione alle parole: in teoria tutto è facile, ma vorrei vederti all’opera; aiutare, giovare col consiglio ...
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sequela
sequèla s. f. [dal lat. tardo sequela «séguito, successione», der. di sequi «seguire»]. – 1. Serie consecutiva di cose efatti analoghi, spec. avversi, sgradevoli o noiosi: una s. di guai, di [...] mestiere (Giusti); incominciava ad annoiarmi quella s. di parole (Jovine); ognuno sa che, agli effetti del lavoro, ricorrere all’intervento chirurgico o al ricovero negli ospedali, è un alibi inoppugnabile (Goffredo Parise); anche, un susseguirsi ...
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cavillo
s. m. [dal lat. cavillus o cavillum, propr. «scherzo, motto, facezia»]. – 1. Ragionamento sottile e fallace, ma con apparenza di verità, con cui si cerca di trarre altri in inganno o di alterare [...] o interpretare speciosamente fattieparole; pretesto, arzigogolo: cercare, inventare, usar cavilli, ricorrere a cavilli. 2. Lo stesso che cavillamento. ...
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fact-checking
(fact checking o factchecking) loc. s.le m. inv. Nel lavoro giornalistico, la verifica puntigliosa dei fattie delle fonti, tesa anche a valutare la fondatezza di notizie o affermazioni [...] istituzioni e persone primo post è Davide Maria De Luca e nel suo dei politici e dei commenti della la sensibilità pubblica, le parole. Abbiamo da poco onorato riscontro puntuale e meticoloso della già in partenza ed è anche legittimo domandarsi se ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...