intimo
ìntimo agg. e s. m. [dal lat. intĭmus, superl. formato sulla prep. in «in, dentro» (cfr. anche inter «entro»); il compar. corrispondente è interior: v. interiore]. – 1. agg. a. Che è il più interno, [...] significato; gli i. recessi dell’animo umano; l’i. essenza dei fatti; le i. radici di un male sociale. b. Che si riferisce o Nell’uso, il valore e la forza di superlativo della parola si sono alquanto attenuati, sicché non è raro il comparativo (una ...
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dimostrare
(ant. demostrare) v. tr. [dal lat. demonstrare, comp. di de- e monstrare «mostrare, dimostrare»] (io dimóstro, ecc.). – 1. a. Rendere manifesto con fatti, con parole, con segni certi: d. affetto, [...] soggetto di cosa, essere indizio, essere prova di: queste parole dimostrano la sua malafede; ciò dimostra che non hai capito possesso; ti dimostrerò che ho ragione io; le cose stanno così e ve lo dimostro; come dovevasi (o volevasi) d., formula con ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] prep. di o a): Di fischi e bussi tutto il bosco suona (Poliziano); d’antichi fatti Certo udisti suonar dell’Ellesponto I liti un’armonia fonica o tonale, o anche logica e di corrispondenza semantica: una parola, una sigla, un titolo, un nome che ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] l., far vedere come una persona, una cosa, un fattoè realmente (e analogam., mettere in piena l., chiarire in modo da non gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la l., traduz. delle parole del Vangelo di Giovanni, 3, 19 (nella Vulgata: «et ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] abito a lavare; dare a credere, darla ad intendere; causali: ho fatto male a dargli retta; condizionali: a volere esser giusti, ...; a a quello che è il normale uso odierno) la prep. a, spec. davanti a parola con a- iniziale, e in dipendenza dal ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, [...] intenzionalmente la verità dei fatti: storico, traduttore, testimone, interprete infedele. 3. s. m. e f. e agg. Chi o ricevuto col battesimo la fede, quindi non cristiano, pagano: portare la parola di Cristo tra gli i.; abbandonando il campo A gli i. ...
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breve1
brève1 (ant. briève) agg. [lat. brĕvis]. – 1. a. Di poca durata, detto del tempo o di un fatto che si estenda nel tempo: la vita è b., o ha b. durata; una gioia, una felicità b., una b. illusione; [...] . c. Locuzioni avv.: in breve, con poche parole, concisamente: riassumere in b. (e, come locuz. aggettivale, notizie in b.); è anche modo di riprendere il discorso, quando si vuol venire al fattoe affrettare la conclusione, saltando il superfluo: in ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] fig.: un tempo fra loro passavano buoni rapporti; tra i due fatti passa una grande differenza; in modo più fam.: da me a presto; il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno, saranno eternamente valide (parole di Gesù nel Vangelo ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] ., la dissimulazione del proprio pensiero (e la corrispondente figura retorica) con parole che significano il contrario di ciò rimproverare bonariamente, di correggere, e può essere anche una constatazione dolorosa dei fatti, di una situazione, ecc ...
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savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio [...] mentali (contrapposto a matto, pazzo, squilibrato, stravagante): ragionare da s.; compòrtati da s. e non da stolto; anche sostantivato: buone parolee cattivi fatti, ingannano savî e matti (prov.); più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...