rapportare
v. tr. [comp. di r- e apportare] (io rappòrto, ecc.). – 1. letter. o raro. Riferire parole o fatti altrui, per lo più con leggerezza o per maldicenza o con animosità (più frequente riportare): [...] E al mondo mortal, quando tu riedi, Questo rapporta (Dante); anche questa gli hanno rapportata le chiacchierone (Manzoni). 2. a. Mettere in rapporto, confrontare una situazione, una grandezza, una quantità con un’altra: r. l’economia, la produzione ...
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cavare
v. tr. [lat. cavare «rendere cavo, incavare scavando», der. di cavus «cavo1»]. – 1. In senso proprio, ma raro o ant., scavare, incavare, formare una buca, una cavità, levando le pietre o la terra; [...] del subconscio, una reale intenzione di far seguire i fatti alle parole). Locuzioni fig.: cavarsi gli occhi, affaticare la vista non ne ha, voler ottenere qualcosa di buono da chi non ne è capace. 2. Ricavare, nei sign. particolari di: a. Ritrarre da ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] fig.: il vino va alla testa. Di sguardo, pensiero, parolee sim., essere rivolto, esser diretto: i suoi occhi andavano : làsciati a., non puoi cadere (nel fig., trascurarsi, abbattersi: fatti forza, non devi lasciarti a. così); lasciarsi a. a fare una ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] le idee e le parole, anche senza intenderle. b. Séguito, reminiscenza, imitazione: la poesia petrarchesca ha avuto lungamente eco nella lirica italiana dei secoli successivi; o reazione, risonanza, rispondenza a particolari fatti o sollecitazioni ...
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citare
v. tr. [dal lat. citare «chiamare, invitare», frequent. di ciere «muovere, far venire a sé»]. – 1. a. Chiamare in giudizio, proporre una domanda giudiziale contro qualcuno: c. qualcuno dinanzi [...] , da parte dell’autorità giudiziaria, di comparire nel tempo e nel luogo stabiliti: fu citato dal pubblico ministero. 2. estens. Allegare, riportare parole di persone o di testi autorevoli, ricordare fatti o episodî a conferma di quanto si sostiene ...
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registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e [...] efatti, operazioni e situazioni, elementi e dati, di carattere soprattutto contabile e commerciale, economico e finanziario, amministrativo e giuridico: r. di carico e degli incunaboli e delle cinquecentine, nel quale sono riportate le parole con cui ...
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preciso2
preciṡo2 agg. [dal lat. praecisus, propr. part. pass. di praecidĕre «tagliare, troncare»: v. precidere]. – 1. a. Che risponde esattamente alla realtà, ai fatti: fare un conto, un calcolo p.; [...] di termini p.; l’idea ce l’ho ma non mi vengono le parole p. per esporla; qual è il nome p. di questo strumento?; Né per ambage ... Ma per chiare parolee con preciso Latin rispuose (Dante). Analogam., riferito a persona, essere p. nella risposta ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] stessa gamma o gradazioni diverse di un solo tono. c. Accordo, conformità, in senso generico: a. di pensiero e di azione; a. dei fatti con le parole; in a. con, d’accordo con, in conformità a: agire in a. con i proprî principî; prendere provvedimenti ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] (cfr. insipido, insulso, scipito). In usi fig.: le sue parole sapevano d’adulazione; la sua richiesta mi sa di ricatto; quel male ..., mi dispiace, giudico cosa non buona, mi pare mal fatto, e sim.: gli seppe male che l’amico non fosse sincero con ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] con questo sign., soltanto al sing.): la ricerca della v., soprattutto come oggetto e scopo della filosofia e della scienza; l’amore per la v.; Io sono la via, la v. e la vita, parole di Gesù Cristo, secondo il Vangelo di Giovanni, 14, 6 (Ego sum via ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...