tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] ha tenuto, nel linguaggio marin., fa buona presa o non ha fatto presa sul fondo; di colla o altra materia adesiva, fare Al di fuori di questi usi s’incontra soltanto nelle parole composte nullatenente e luogotenente; da quest’ultima il s. m. tenènte ...
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riassumere
riassùmere v. tr. [comp. di ri- e assumere] (coniug. come assumere). – 1. a. Assumere di nuovo, riprendere: r. la carica, la funzione, l’ufficio, l’incarico; r. il potere; r. il grado; rimasta [...] servizio. 2. Di discorsi e scritti, o anche di spettacoli, condensarne il contenuto in un minore numero di parole, limitandosi a esporne i r. una teoria; di fatti, attività, manifestazioni, esporli in modo essenziale e succinto: r. gli avvenimenti ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] valore secondo le parole, e altri in cui u è sempre vocale o sempre semiconsonante. È sempre semiconsonante in principio di parola davanti a vocale (che in parole schiettamente italiane è sempre o: uomo, uosa, uovo), e all’interno di parola in mezzo ...
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interpretare
(tosc. o letter. interpetrare) v. tr. [dal lat. interpretari (lat. pop. interpetrari), der. di interpres -ĕtis «interprete»] (io intèrpreto o intèrpetro, ecc.). – 1. a. Intendere e spiegare [...] di una scheda perforata. 2. a. Attribuire un significato, spiegare la natura, la ragione e il fine di determinati atti o fatti, dedurre da indizî o da parole i pensieri e le intenzioni di una persona: i. correttamente i risultati di un esperimento; i ...
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disdire1
disdire1 (ant. disdìcere) v. tr. [comp. di dis-1 e dire] (coniug. come dire: io disdico, tu disdici, ecc.; part. pass. disdétto). – 1. a. Negare di avere detto o di avere detto così; dire cosa [...] le sue accuse. c. Negare la verità delle parole altrui: ha disdetto le mie affermazioni; i fatti stessi disdicono le sue parole, o anche lo disdicono; rifl.: si è disdetto da sé. d. Ritirare la parola data, dichiarare di non voler più osservare o ...
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scandalizzare
scandaliżżare (ant. e dial. scandależżare, ant. e pop. scandoleżżare) v. tr. [dal lat. tardo scandalizare, gr. eccles. σκανδαλίζω, der. di scandǎlum, gr. σκάνδαλον: v. scandalo]. – 1. a. [...] della critica. 2. intr. pron. scandalizzarsi: a. Provare sdegno e risentimento per parole o fatti contrarî alla morale, alla giustizia, o comunque ritenuti troppo spregiudicati e inopportuni: scandalizzarsi per una cosa da niente, per un nonnulla ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] ), permettono di localizzare nell’anno determinate ricorrenze o fatti astronomici (v. ai singoli aggettivi). c. Ciascuno senza effetto, o di consiglio non ascoltato, e sim.: l’ordine è rimasto l. morta; le mie parole sono rimaste l. morta per lui. ...
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opinione
opinióne (ant. oppinióne) s. f. [dal lat. opinio -onis, affine a opinari «opinare»]. – 1. Concetto che una o più persone si formano riguardo a particolari fatti, fenomeni, manifestazioni, quando, [...] essere privo di personalità morale; professare un’o., manifestarla abitualmente e francamente con le parolee nei fatti; avere il coraggio delle proprie o., sostenerle a viso aperto e comportarsi in modo coerente con esse; reati di o., denominazione ...
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logomachia
logomachìa s. f. [dal gr. λογομαχία, comp. di λογο- «logo-» e -μαχία «-machia»]. – Propr., disputa, questione sull’uso e il valore delle parole, o che verte sulle parole più che sui fatti. [...] Nell’uso odierno, disputa vana, sofistica, inconcludente, seppure aspra; anche, sinon. scherz. di polemica ...
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appulcrare
v. tr. [der. del lat. pulc(h)er -cra -crum «bello»], letter. ant. – Abbellire, aggiungere per abbellimento: Qual ella sia, parole non ci appulcro (Dante). Quest’ultima frase è talora citata [...] con intenzione scherz. o iron.: questi sono i fatti, cari miei, eparole non ci appulcro. ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...