mansplaining (Mansplaining) s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale certi uomini pretendono di rappresentare e spiegare alle donne il loro stesso punto di vista e ciò che è lecito o non [...] non ancora. In Svezia hanno creato addirittura una linea telefonica aperta per fare in modo che chi lo subisce possa esternarlo. La parola è mansplaining, cioè un uomo che spiega a una donna qualcosa di cui lei è esperta, perché detta da un uomo è ...
Leggi Tutto
permacrisi (perma-crisi; anche nella forma ingl. permacrisis) s. f. Condizione di crisi permanente, caratterizzata dal susseguirsi e sovrapporsi di situazioni d’emergenza. ◆ Kluge [Hans K., direttore dell'Oms [...] da noi, fino a oggi, quasi mai. La si potrebbe definire un anglo-greco-latinismo. Perché è nata in inglese, prendendo una parola d’origine greca (crisis: da krisis in origine «scelta, giudizio», in medicina «fase critica di una malattia») e facendola ...
Leggi Tutto
amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo [...] Conti, 7colli.it, 23 gennaio 2023, citando Paolo Martini da Adnkronos) • Da giorni è diventata nota al grande pubblico una parola diffusa a suo tempo sopratutto fra i lettori di Fulvio Abbate, “amichettismo”. L’amichettismo, in politica e non solo, è ...
Leggi Tutto
boppone s. m. Canzone molto orecchiabile, ritmata e ballabile, che entusiasma al primo ascolto. ♦ Nei commenti di apprezzamento sulle canzoni presentate all’Eurovision Song Contest è ricorrente la parola [...] X (o Twitter che dir si voglia) per monitorare i commenti, le ironie, le gaffe, non potete non aver notato questa parola. Boppone – soprattutto per le nuove generazioni – è un termine usatissimo quando si tratta di dire la propria su una canzone del ...
Leggi Tutto
transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire [...] che questo comporti la scissione di aspetti che la interessano. (Scilla Dylan, T-magazine.it, 4 marzo 2024, Post).
La parola ricalca l’ingl. transfeminism, a sua volta composta dal prefisso/confisso trans- (nella duplice valenza di ‘oltre’ e di ...
Leggi Tutto
tradurre
v. tr. [dal lat. traducĕre «trasportare, trasferire» (comp. di trans «oltre» e ducĕre «portare»), rifatto sull’analogia di condurre e sim.; il sign. 2 a, più che un latinismo, è un calco burocr. [...] mi hanno fatto tradurre (oralmente, o per iscritto) in francese un brano di C. Pavese; t. un’espressione, un termine tecnico, una parola; un modo di dire, una metafora che non è facile t.; in relazione al modo: t. all’impronta, a prima lettura e ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] perché hai la l., a chi dice cose poco sensate (oppure cose spiacevoli per chi ascolta); avere sulla punta della l., di nome o parola che si conosce e si è sul punto di dire ma che sul momento non si riesce a ricordare (con altro senso, di frase o ...
Leggi Tutto
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] e al rispetto altrui (con sign. equivalente a quello di onorabilità): la tutela dell’o. del cittadino, da parte della legge; parole, atti lesivi dell’o. di qualcuno; accuse, calunnie che non intaccano il suo o.; delitti contro l’o.; ferire qualcuno ...
Leggi Tutto
troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta [...] (poet. o ant. per come). Il troncamento in vocale si può avere in questi casi: 1) quando un dittongo discendente finale di parola perde, in posizione proclitica, la vocale debole (es. a’, co’, da’, de’, ne’, pe’, su’, tra’, per ai, coi, dai, dei, nei ...
Leggi Tutto
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] indicare la sede dell’accento tonico (in francese, per es., non l’hanno in nessun caso). 3. a. Modo di pronunciare le parole, particolare intonazione o cadenza di voce: parlare con a. nasale, con a. straniero; ho capito dall’a. che era un genovese. b ...
Leggi Tutto
Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...