parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per [...] raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo (Boccaccio). 2. ant. Parola (per l’evoluzione di sign., avvenuta già nel lat. tardo, v. parola): Molte sono le femmine c’hanno dura la testa, E l’omo con parabole l’adimina ...
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acrofonia
acrofonìa s. f. [comp. di acro- e -fonia]. – Principio su cui è fondato l’alfabeto fonetico egizio-semitico, consistente nell’assegnare a un segno in origine pittografico il valore del suono [...] da esso rappresentata: così il segno indicante la «mano», che vale in Egitto d, vale i nelle scritture semitiche, perché la parola «mano» è in semitico yōd (su questo principio era fondato anche uno dei sistemi di numerazione greca in cui i numeri ...
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contraccento
contraccènto s. m. [comp. di contro- e accento]. – Accento secondario di una parola, che cade su una sillaba non contigua a quella che porta l’accento principale, ed è inferiore a questo [...] per energia e intensità acustica (per es., in mezzaluna l’accento principale cade sulla u, quello secondario sulla e). Anche, il tono di una sillaba che si differenzia dal tono (o accento musicale) principale della parola. ...
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incastro
s. m. [der. di incastrare]. – 1. a. L’operazione di incastrare, di inserire cioè un pezzo qualsiasi in un altro corpo in modo che vi rimanga solidamente piantato. In partic., nella scienza delle [...] nell’abbattimento dei minerali. 3. fig. Gioco enigmistico costituito da una parola originata da altre due, poste una internamente all’altra (per es., ACCAsciameNTO, parola formata dall’inserzione di sciame in accanto); se applicato a una frase ...
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prefissare2
prefissare2 v. tr. [der. di prefisso]. – Fornire di prefisso una parola: p. un verbo, un aggettivo, un sostantivo, per dare luogo a nuove unità lessicali. ◆ Part. pass. prefissato, anche [...] come agg., di parola fornita di prefisso; e come s. m.: i prefissati nella lingua italiana. ...
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ladino2
ladino2 agg. [lat. latīnus; cfr. la voce prec. e v. latino]. – 1. a. Facile, scorrevole, detto del parlare; sciolto, disinvolto nell’espressione; sollecito nell’operare. Questi sign., oggi poco [...] di parte di un meccanismo che scorre facilmente o di pezzo che entra agevolmente in altro pezzo. Nel gergo marin., la parola è usata come sinon. di lasco, con riferimento sia a una parte di scafo o di macchina non esattamente commisurata a quella ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] se vuoi che t’intenda. In questo sign. è meno pop. di sentire; è comune invece seguito dal verbo dire, a proposito di parole o notizie giunte al nostro orecchio: l’ho inteso dire da alcuni colleghi; anche senza dire: io riferisco soltanto ciò che ho ...
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hotel
〈otèl〉 s. m. [dal fr. hôtel, a sua volta dal fr. ant. hostel, che è il lat. hospitale: v. ospedale]. – Albergo (con questo sign., è parola di uso internazionale, e s’intende di solito un albergo [...] di lusso o comunque di buona categoria). ◆ Nel codice alfabetico internazionale, è la parola che identifica convenzionalmente la lettera h. ...
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frantume
s. m. [der. di frangere, part. pass. franto]. – Ciascuno dei frammenti, per lo più irregolari e minuti, in cui un oggetto di materia dura e fragile si riduce per rottura, stritolamento, ecc.; [...] frantumi, come locuz. agg., in pezzi, o in grave stato di dissociazione, in disfacimento: una società, un mondo, un’istituzione in frantumi.; mandavo in frantumi i loro rimproveri ripetendoli a mente e confutandoli parola per parola (Erri De Luca). ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] esatto in cui si sviluppa un determinato processo morboso (per es., diagnosi di s. di un tumore). c. Parte di una parola nella quale si verifica un determinato fenomeno (per lo più di natura fonetica): la s. dell’accento, la sillaba sulla quale cade ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...