vocabolo
vocàbolo (ant. vocàbulo) s. m. [dal lat. vocabŭlum, der. di vocare «chiamare»]. – 1. Ciascuna parola considerata come unità lessicale autonoma, in quanto cioè esprime uno o più significati, [...] e ha una forma grammaticale e una grafia determinata (è sinon. di parola e voce, più generici e d’uso corrente, e del termine tecn. linguistico lessema): una lingua ricca di vocaboli, un dialetto povero di v. astratti; cercare un v. nel dizionario; ...
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fiamma1
fiamma1 s. f. [lat. flamma, affine a flagrare «ardere»]. – 1. Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose ottenute, generalmente, per combustione di sostanze solide o liquide o gassose [...] un fatto o fenomeno che si credevano ormai del tutto superati. 3. a. In similitudini e in parecchie locuz. fig., la parola indica il colore rosso acceso, luminoso, proprio della fiamma: Vestita di color di f. viva (Dante); cielo, orizzonte di fiamma ...
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machione
machióne s. m. (f. -a) [der. del raro machia «arte di saper simulare e dissimulare; furberia», dall’accorciativo fam. il Machia con cui era chiamato N. Machiavelli (cfr. machiavellico)], pop. [...] tosc. – Persona scaltra, capace di ben simulare e dissimulare; furbacchione: aveva brontolato qualche parola ... su certi m. che soffian nel fuoco, stando coperti (Fogazzaro); senza quel freddo riserbo dei m. che calcolan la parola (M. Pratesi). ...
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palindromo
palìndromo agg. e s. m. [dal gr. παλίνδρομος «che corre all’indietro», comp. di πάλιν «all’indietro, all’inverso» e tema di δραμεῖν «correre»]. – 1. agg. Versi p., lo stesso che versi bifronti [...] da sinistra sia da destra, rimane identica (per es. oro) oppure ha una doppia lettura dando, se letta a rovescio, una parola di diverso significato (per es., organo - onagro). 3. agg. Con il sign. improprio di «ricorrente», in medicina, reumatismo p ...
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meronimia
meronimìa s. f. [comp. di mero- e ónoma, ónyma «nome», sul modello di sinonimia]. – In linguistica, fenomeno lessicale per il quale una parola designa una parte di un tutto, indicato da un’altra [...] parola (per es., tra braccio e corpo c’è relazione di meronimia). ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, [...] speciali sostanze adesive. 4. Gioco enigmistico consistente nell’introdurre una o più parole spezzate entro un’altra parola, pure spezzata, in modo da ottenere una nuova parola; per es.: FagI0LO (l’ago entra nel filo), DEMOraLIzzaZIONE (razza messa ...
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bisenso
bisènso s. m. [comp. di bi- e senso]. – 1. Parola che ha due significati e si può intendere perciò in due modi diversi. 2. Gioco enigmistico basato su due significati diversi d’una parola (per [...] es.: rombo, figura geometrica e rumore) o di una frase (per es.: un toscano sul lastrico, un abitante di Toscana ridotto in miseria, e un sigaro nella via); nel secondo caso, si ha più propriam. una frase ...
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orientalismo
s. m. [der. di orientale]. – 1. Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente. Più in [...] , locuzione o espressione linguistica in genere, derivata da una lingua orientale (per es., la parola ital. marzapane): sarebbe utile e curioso lavoro il raccogliere gli o. di questo genere che sono sparsi per le tre cantiche [della Divina Commedia ...
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proclisi
pròcliṡi (o procliṡìa) s. f. [tratto da enclisi, enclisia, con sostituzione del pref. gr. προ- «avanti» a ἐν- «in»]. – In grammatica, fenomeno (affine all’enclisi, a cui si contrappone) per [...] prive di accento si appoggiano sulla parola seguente con la quale costituiscono in modo regolare e fisso un gruppo fonetico, come avviene (a eccezione di glielo, gliela, gliene e sim.) sia dalla parola a cui il gruppo si appoggia: te lo dico, se ne ...
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proclitico
proclìtico agg. [der. di proclisi, sul modello di enclitico] (pl. m. -ci). – In grammatica, detto di parola atona che si appoggia nella pronuncia sulla parola seguente (v. proclisi): particella [...] p. (anche s. f., una p., le p.), pronome proclitico ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...