scriptio
〈skrìpzio〉 s. f., lat. [der. di scribĕre «scrivere»]. – Scrittura. Il termine è usato in linguistica e in paleografia in varie locuz.: s. continua, in manoscritti e in iscrizioni, scrittura [...] che non fa uso di spazio (o di segno di separazione) tra parola e parola; s. inferior e s. superior, nei palinsesti, rispettivam. la scrittura originaria, poi erasa, e quella più recente, sovrapposta all’altra. Inoltre, s. plena, scrittura (quella ...
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chiamata
s. f. [der. di chiamare]. – 1. Atto del chiamare, e s’intende per lo più con la voce, ma anche con uno scritto o per mezzo di un segnale e, se si tratta di convocare a raccolta, con suono di [...] in libri di musica, una serie di tre o quattro note) che era scritta o stampata in fondo alla pagina e che riproduceva la parola o sillaba (o serie di note) con cui cominciava la pagina seguente. 3. In diritto: ch. di un terzo in causa, atto diretto ...
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out
‹àut› avv. e prep., ingl. – 1. Propriam., fuori. È parola che compare come primo elemento compositivo in espressioni usate anche in ital. (v. le voci seguenti). Ha inoltre usi partic. nel linguaggio [...] del tracciato del campo che consente ai giocatori completa libertà di movimento nelle varie fasi del gioco. c. Nel pugilato, parola che l’arbitro pronuncia quando uno degli avversarî non si sia rialzato prima ch’egli abbia finito di contare fino a ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] difficile di Tacito, una terzina oscura di Dante; s. un’antica epigrafe latina; s. il significato di una parola, di un termine, o s. una parola antiquata, un termine tecnico; s. le cause di un fenomeno; s. un indovinello, un enigma, un rebus, una ...
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scrizione
scrizióne s. f. [dal lat. scriptio -onis, der. di scribĕre «scrivere»]. – 1. ant. o letter. Scrittura, intesa come atto dello scrivere; con sign. concr., la parola o le parole stesse scritte. [...] 2. Nel linguaggio dei filologi e linguisti, il modo di rappresentare graficamente una parola o serie di parole (ted. Schreibung o Schreibart): s. latineggianti, s. antiquate; si confrontino le s. del Petrarca nell’autografo del Canzoniere con quelle ...
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h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] è un fonema a sé ma una variante, in posizione intervocalica, dell’occlusiva velare sorda. Come segno grafico l’h compare in parole italiane nei casi e coi valori che seguono: 1) quale componente dei digrammi ch e gh, dove serve a indicare il suono ...
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torto1
tòrto1 agg. e s. m. [der. (propr. part. pass.) di torcere, dal lat. tortus, part. pass. di torquēre «torcere»]. – 1. agg. a. Che ha subìto un movimento di torsione (cfr. ritorto): filo t.; seta [...] è suo merto (Dante); [Ecuba] Forsennata latrò sì come cane, Tanto il dolor le fé la mente torta (Dante), le travolse la mente. Di parola, ingiuriosa, offensiva: questo mio padre, che ebbe a fare cotanto tempo con mia madre, e mai non gli dissi una ...
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poliptoto
poliptòto (non com. polittòto) s. m. [dal lat. tardo polyptoton, gr. πολύπτωτον, neutro sostantivato dell’agg. πολύπτωτος «dai molti casi», comp. di πολυ- «poli-» e πτωτός agg. verbale di πίπτω [...] «cadere»]. – Figura retorica che consiste nel riprendere in frasi successive di un periodo una parola, di solito la prima, della frase iniziale (o anche nel riprendere la parola nella frase stessa) mutando il caso o il genere o il numero. Per es.: « ...
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trisillabo
trisìllabo agg. e s. m. [dal lat. trisyllăbus, gr. τρισύλλαβος, comp. di τρι- «tre» e συλλαβή «sillaba»]. – Formato di tre sillabe: parola t., elemento t.; come sost., un t., parola, vocabolo [...] di tre sillabe. Nella metrica moderna, verso t., o come s. m. un trisillabo, verso di tre sillabe (raro soprattutto in strofe o in serie), di ritmo giambico, per es.: Si tace, Non getta Più nulla (Palazzeschi) ...
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polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, [...] »; cfr. ancora arco, indice, gemma, vite, ecc.), o come effetto di obliterazione della diversità di etimo tra due parole semanticamente diverse, ma fonologicamente identiche (come nel caso di albero, nome generico di pianta legnosa, e albero «pioppo ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...