traslato
(ant. translato) agg. e s. m. [dal lat. translatus, part. pass. di transferre «trasferire, trasportare»]. – 1. letter. Trasferito, trasportato, con valore di participio (anche unito all’ausiliare [...] è un t.; l’uso dei t.; per traslato, locuz. con cui s’introduce la definizione del sign. figurato, metaforico di una parola (per es.: «radice indica la parte da cui si sviluppa la pianta, e, per traslato, l’origine di qualche cosa»). I traslati ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] 18° e il 19°. Ma anche davanti a i il nesso gl può avere pronuncia divisa, e l’ha di fatto nelle parole dotte, siano esse latinismi (es. negligènza ‹neġliǧènza›, dal lat. negligentia), siano grecismi (es. ganglio ‹ġànġlio›, dal gr. γάγγλιον), siano d ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] in seno alla frase, e f. distintiva, quella svolta dal fonema o da altro elemento fonico in seno alla parola (per es., è distintiva la funzione dell’accento in pero e però; il timbro della e ha una funzione distintiva tra pésca e pèsca). Con sign ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi [...] superbo, con la testa alta, con la bocca c. all’alterigia e allo sprezzo (Manzoni). In tutti questi esempî, la parola conserva il suo valore di participio. Più particolarm., e come agg., essere, stare c., serbare, nella posizione del corpo, nell ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] la borsa e ne uscirono cianfrusaglie di tutti i tipi; gli esce il sangue dal naso; il fumo esce dal camino; in usi fig., parole che escono dal cuore; questa [= la lupa] mi porse tanto di gravezza Con la paura ch’uscia di sua vista, Ch’io perdei la ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] da un aereo, da un veicolo spaziale (o anche da una carrozza, da cavallo, ma in tal caso il sign. della parola si restringe ulteriormente); toccare t., approdare, atterrare (ant. prendere o pigliare t., d’una nave che approda); sono giunto quando il ...
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logo-
lògo- [dal gr. λόγος «parola, discorso», in composizione λογο-]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, in cui significa genericamente «parola» o «articolazione [...] della parola, linguaggio, discorso» e simili. ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] a mezz’asta, in segno di lutto; a mezz’aria, a poca altezza dal suolo: sollevato, librato a mezz’aria (in senso fig., parole, frasi, discorsi a mezz’aria, reticenti, non espliciti). 3. a. In molti casi è sinon. di medio (che ha del resto la stessa ...
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uccello
uccèllo s. m. [lat. tardo aucĕllus, da *avicellus, avicella, dim. di avis «uccello»]. – 1. Nome comune e generico delle varie specie di animali della classe degli uccelli (v. la voce), caratterizzati [...] quando si tratti di uccelli dalla voce melodiosa come l’usignolo, il cardellino, il canarino, ecc. (altrimenti si preferisce la parola verso: ascoltare il verso di un u., per es. del cuculo, della civetta); in partic., alludendo alla estrema vivacità ...
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ripartizione
ripartizióne s. f. [der. di ripartire1]. – 1. L’azione e l’operazione di ripartire, il fatto di venire ripartito e il modo in cui si effettua, come suddivisione e distribuzione di un tutto [...] somma a e siano proporzionali ai numeri dati. e. In statistica linguistica, il modo più o meno uniforme con cui una parola, presente con frequenza x in un insieme di testi analizzati, si distribuisce nei varî testi o sottoinsiemi che costituiscono il ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...