verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] Lo mio (Dante). 2. Nel linguaggio eccles., traduce il gr. λόγος (v. logos), nei varî sign. di questo termine, cioè la paroladiDio, e anche il pensiero diDio, come immagine perfetta diDio stesso: In principio era il Verbo e il Verbo era presso ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] d’importanza. Nell’enunciare (o dopo aver riferito) le paroledi altri: parlò loro dicendo ...; dopo aver così parlato, di qualche cosa; tutto parla contro di me, costituisce indizî a mio carico; tutta la natura parla diDio e della sua grandezza. Di ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] futuro è nella m. diDio; con altro senso, era ancora nella m. diDio, non era ancora nato, concepito, o non era ancora avvenuto (la frase è molto com. anche nella forma latina: v. in mente dei). Nel linguaggio filos., la parola è stata usata anche ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] di una promessa, di un patto; fedeltà: f. d’amico, di sposo; f. coniugale; promettersi reciproca f.; mantenere la f.; serbare f. alla parola fatti che la comprovino. Nell’esclam. in fede diDio e sim., è forma meno com. di fé (v.). ◆ Il dim. fedina è ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] teol.: o. naturale, il complesso delle cause create da Dio, e in partic., con riguardo al fine ultimo dell’uomo esistenti in Italia). g. Col senso generico di grado d’una gerarchia, la parola è stata usata anche per indicare i cori angelici ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] altre riunioni (con altro senso, mi hai tolto la paroladi bocca, hai detto proprio la parola o le cose che stavo per dire io); t , tolga Iddio! (meno com. tolga il cielo!), Dio impedisca, Dio non voglia: potrebbe succedere, tolga Iddio!, un vero ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] cui lo si afferma. Riferito all’uomo: penso, dunque sono (è il «cogito, ergo sum» di Cartesio). Delle cose: Dio disse: «la luce sia», e la luce fu (note parole della Bibbia, Genesi 1, 3); Dinanzi a me non fuor cose create (Dante). Riferito a persone ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] al pron. pers.): il monoteismo afferma l’esistenza di un solo Dio (o di un Dio solo); ha un figlio s., ha quella quello sterminato deserto; non c’è una s. paroladi vero nel suo racconto. Come sinon. di unico, anche con uso sostantivato: sei il s ...
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adulteratore
adulteratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo adulterator -oris]. – 1. Chi adultera, falsifica (merci o altro); con valore più generico: persuaso ... che i cattolici sieno a. della parola [...] diDio (Magalotti). 2. ant. Chi commette o induce a commettere adulterio. ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] . Nell’uso com.: Maria piena di grazia, la Madonna (secondo le parole della salutazione angelica); anno di grazia, anno dell’era volgare (perché con la redenzione di Cristo l’uomo ha riacquistato la grazia diDio): nell’anno di g. 1298; oggi per lo ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...