uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] , capacità o facoltà di usare: è grande e deve avere ormai l’u. della ragione; perdere l’u. della parola; riacquistare l’u. in u. di andare alla messa ogni mattina; non ho in u. di mentire; porgea matutini i preghi suoi Goffredo a Dio, come egli ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] ; va’ a cuccia, Fido!; è questo il treno che va a Firenze? Di cose: i fiumi vanno al mare; anche fig.: il vino va alla testa. Di sguardo, pensiero, parole e sim., essere rivolto, esser diretto: i suoi occhi andavano continuamente alle lancette ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] può indicare attività, operosità in genere: è smanioso di fare; o un operare attivo, in contrapp. al maschio (frequenti le frasi scherz. nudo come Dio l’ha fatto, nuda come l’ha dire: f. un discorso; non ne fare parola con nessuno; non farò nomi. 7. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...