addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] riesco questa volta, a.! (è finita, non ci riesco più); con altro senso: rispondigli di no, e a. (e tronca lì, non se ne parli più, o sim.). 2 ecc.) per favorire un’attrice di grido. ◆ Un esempio interessante della parola, nel suo valore consueto ma ...
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posare
v. intr. e tr. [lat. tardo pausare «cessare» (v. pausare); nel sign. 6 b ricalca il fr. poser] (io pòso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr., ant. o letter. a. Cessare, o smettere temporaneamente, [...] due giorni di qua, e dato un poco di giravolta, penso posarmi in Padova o in Venezia per qualche mese (Caro); Il Dio che atterra anche senza la particella, posa) l’accento della parola. 4. intr. Di liquidi, depositarsi, lasciar cadere a poco a poco ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] l’asprezza del rimprovero con una parola affettuosa; temprando col dolce l’acerbo ’armonia delle sfere celesti, che Dio accorda in suoni sapientemente distribuiti; , che è la sola usata nel senso fig. di rendere forte o più forte). b. Per estens., ...
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teso
téso agg. e s. m. [part. pass. di tendere; lat. tensus, part. pass. di tendĕre]. – 1. agg. In relazione con i varî sign. del verbo tendere: a. Tirato, messo e tenuto in tensione (contr. di lento, [...] indica più la collocazione che lo stato di tensione). Con sign. più partic., tenere gli orecchi t., attenti a cogliere ogni parola o il minimo rumore; con sign. più un fine determinato: con l’anima t. verso Dio; tutti erano t. alla vittoria; è tutto t ...
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abbandonare
(ant. abandonare) v. tr. [dal fr. abandonner, der. della locuz. ant. a bandon «alla mercé», derivante a sua volta dal franco bann «potere»] (io abbandóno, ecc.). – 1. Lasciare definitivamente [...] ; un uomo abbandonato da Dio, un disgraziato, uno sciagurato; lo abbandonò alla sua sorte; di cani e d’augelli orrido le forze l’abbandonavano; Non finì il tutto, e in mezzo la parola E la voce e la vita l’abandona (Ariosto). Con accezioni particolari ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a [...] mogli, così come Cristo ha amato la Chiesa ...»), la parola ricorre in espressioni come sante n., mistiche n., n. Cristo o alla Chiesa di chi abbraccia la vita monastica, o altra unione spirituale: le vergini chiuse in casta cella Che Dio con alte n. ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] umano. Nella concezione filosofica di Leibniz, a. prestabilita, la legge predisposta da Dio all’atto della creazione, che vero e proprio lavoro d’intarsio di frasi e diparole. 4. fig. Concordia di sentimenti e di opinioni tra più persone: essere ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] una persona di cui non si conosce il nome: o quell’uomo!; ehi, quella donna!; «Quella signora! quella signora! una parola, per o detti proverbiali: dirò come quello: «ognun per sé e Dio per tutti»). Con riferimento a cosa: vorrei quello, quello e ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] . Qualsiasi affare, faccenda, compito o lavoro: questo incarico è r. per te; non sono pratico di questa r.; non preoccuparti, è r. di poco conto, da niente; Il suo cervel, Dio lo riposi, ... A questa r. è morto e sotterrato (Giusti). b. Con sign. più ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] , i miei dubbî, i miei sospiri; scritto di mia mano, di mio pugno; ti do la mia parola, te lo giuro sul mio onore; devo attendere tesoro mio!; ascoltatemi, ragazzi miei; babbo mio!, mamma mia!, Dio mio! In partic., caro mio (o caro il mio ...), ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...