temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] l’asprezza del rimprovero con una parola affettuosa; temprando col dolce l’acerbo ’armonia delle sfere celesti, che Dio accorda in suoni sapientemente distribuiti; , che è la sola usata nel senso fig. di rendere forte o più forte). b. Per estens., ...
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teso
téso agg. e s. m. [part. pass. di tendere; lat. tensus, part. pass. di tendĕre]. – 1. agg. In relazione con i varî sign. del verbo tendere: a. Tirato, messo e tenuto in tensione (contr. di lento, [...] indica più la collocazione che lo stato di tensione). Con sign. più partic., tenere gli orecchi t., attenti a cogliere ogni parola o il minimo rumore; con sign. più un fine determinato: con l’anima t. verso Dio; tutti erano t. alla vittoria; è tutto t ...
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abbandonare
(ant. abandonare) v. tr. [dal fr. abandonner, der. della locuz. ant. a bandon «alla mercé», derivante a sua volta dal franco bann «potere»] (io abbandóno, ecc.). – 1. Lasciare definitivamente [...] ; un uomo abbandonato da Dio, un disgraziato, uno sciagurato; lo abbandonò alla sua sorte; di cani e d’augelli orrido le forze l’abbandonavano; Non finì il tutto, e in mezzo la parola E la voce e la vita l’abandona (Ariosto). Con accezioni particolari ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a [...] mogli, così come Cristo ha amato la Chiesa ...»), la parola ricorre in espressioni come sante n., mistiche n., n. Cristo o alla Chiesa di chi abbraccia la vita monastica, o altra unione spirituale: le vergini chiuse in casta cella Che Dio con alte n. ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] umano. Nella concezione filosofica di Leibniz, a. prestabilita, la legge predisposta da Dio all’atto della creazione, che vero e proprio lavoro d’intarsio di frasi e diparole. 4. fig. Concordia di sentimenti e di opinioni tra più persone: essere ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] una persona di cui non si conosce il nome: o quell’uomo!; ehi, quella donna!; «Quella signora! quella signora! una parola, per o detti proverbiali: dirò come quello: «ognun per sé e Dio per tutti»). Con riferimento a cosa: vorrei quello, quello e ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] . Qualsiasi affare, faccenda, compito o lavoro: questo incarico è r. per te; non sono pratico di questa r.; non preoccuparti, è r. di poco conto, da niente; Il suo cervel, Dio lo riposi, ... A questa r. è morto e sotterrato (Giusti). b. Con sign. più ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] , i miei dubbî, i miei sospiri; scritto di mia mano, di mio pugno; ti do la mia parola, te lo giuro sul mio onore; devo attendere tesoro mio!; ascoltatemi, ragazzi miei; babbo mio!, mamma mia!, Dio mio! In partic., caro mio (o caro il mio ...), ...
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male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] 9 e 17, dove si parla del lignum boni et mali di cui Dio vieta ad Adamo di cibarsi); indurre al m.; commettere il m.; è il male, essere di cattivo augurio, esser causa o fonte di dispiaceri, d’infelicità, di disgrazie: non dire quella parola, porta m ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] indice della massima densità di energia del campo. 2. Compenso, ricompensa, soprattutto nella frase Dio ve ne renda merito diversi nomi, come dono di tempo, merito, interesse, cambio ... (Sacchetti). Ancor oggi la parola sopravvive con questo sign. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...