citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro [...] di una città. Nell’uso, la parola è spesso contrapposta alla campagna, al contado: preferire la c. alla campagna; vita, gente, costumi di . Usi fig.: c. diDio, la Chiesa, il paradiso (traduz. dell’espressione lat. civitas Dei di sant’Agostino), a cui ...
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bambinocentrico
agg. Che pone costantemente al centro dell’attenzione i bambini. ◆ Ribaltando la filosofia tollerante e «bambinocentrica» fondata dal leggendario dottore scomparso di recente, in nome [...] e regole massacranti, per creare «bimbi morali e timorosi diDio». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 28 febbraio 1999, p. poi, il senso dell’onore, della lealtà, il valore della parola data, il rispetto per la donna-madonna e su tutto un’ ...
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milizia
milìzia s. f. [dal lat. militia, der. di miles -lĭtis «milite»]. – 1. a. ant. L’esercizio del mestiere delle armi, la vita militare: darsi alla m.; entrare nella m.; abbandonare la m.; essere [...] sign. che la parola miles ebbe nel medioevo, milizia significò anche grado o dignità di cavaliere: Poi seguitai lo beati che formano la corte diDio in cielo: la m. santa, la m. celeste; Qui vederai l’una e l’altra milizia Di paradiso (Dante); La m ...
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quanto1
quanto1 agg., pron., avv. e s. m. [lat. quantus agg., quantum avv.]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, la quantità, come grandezza o misura (numero), estensione o durata, di singoli [...] apostrofato davanti a parole che cominciano per vocale o per h-: quant’orgoglio!; quant’uva compro?; quant’è di peso?; quant’hai non so q. giorni (o per q. giorni) mi tratterrò; Dio sa quant’io desideri il suo ritorno; non sa neppur lui quanto vale ...
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quaresimale
quareṡimale agg. e s. m. [der. di quaresima; cfr. lat. tardo quadragesimalis]. – 1. agg. Di quaresima, che è proprio della quaresima, o si fa in quaresima: il periodo, il tempo q.; digiuno [...] la settimana: al suo posto è gradualmente subentrata la sacra celebrazione della ParoladiDio, raccomandata dalla Chiesa per il periodo della quaresima. b. fig., fam. Discorso di rimprovero, lungo e moraleggiante: mi ha fatto un q. che non finiva ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il [...] fluire dei fenomeni transeunti. Nel linguaggio teol., la parola assunse anche il sign. di «persona», con riferimento alla Trinità (per cui in Dio vi sono tre ipostasi e una sola natura), oppure quello di «natura divina», con riferimento a Cristo. L’ ...
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annunciare
(o annunziare) v. tr. [dal lat. annuntiare, der. di nuntius «messaggero, messaggio»] (io annùncio o annùnzio, ecc.). – 1. Far conoscere, rendere noto un fatto, un avvenimento, comunicandone [...] ; entrò il cameriere ad a. che il pranzo era servito; la commissione ha annunciato di aver concluso i lavori; a. un nuovo prodotto; letter., a. il vangelo, la paroladiDio, la lieta novella; enfatico: ti annuncio che il mio libro è uscito. Anche ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla [...] ), ottenuta attraverso la sola fede (sola fides), dono della grazia; e il primato delle Sacre Scritture (sola Scriptura), espressione della ParoladiDio, messaggio di grazia cui ogni fedele può accedere direttamente, trovando in essa la norma ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] padrone assoluto e dispotico. La parola è usata talvolta in frasi scherz. o canzonatorie: buon dì, messere!; messer no!; caro messer è probabile reminiscenza d’un noto sonetto caricaturale di Rustico di Filippo: Quando Dio messer Messerin fece ...). ...
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miserere
miṡerère s. m. e v. intr. [voce lat., 2a pers. sing. dell’imperat. di misereri «avere pietà»; quindi: «abbi pietà, abbi misericordia»]. – 1. s. m., invar. a. Nome di uno, il più noto, dei sette [...] salmi penitenziali, così detto dalla parola con cui ha inizio nella versione latina della Vulgata (Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam tuam «Pietà di me, o Dio, per la tua grande misericordia»); è recitato, o cantato, nella liturgia ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...