benedicite
‹benedìčite› v. lat. («benedite»). – Parola iniziale, e quindi (come s. m.) nome, delle preghiere che precedono il pranzo e la cena nell’uso monastico adottato da tutti gli ordini religiosi, [...] collegi retti da religiosi; è inoltre formula di saluto tra monaci secondo la regola benedettina (il più giovane dice Benedicite al più anziano, che risponde Deus, cioè «Dio [benedica]»). In Sicilia, è formula di saluto ancora in uso nel dialetto ...
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soddisfattorio
soddisfattòrio (ant. satisfattòrio) agg. [der. di soddisfare]. – Che tende a dare soddisfazione; soprattutto nel linguaggio eccles.: opere s., preghiere s., con le quali si dà soddisfazione [...] a Dio delle proprie colpe; il peccato originale non è pena soddisfattoria, ma trae anzi seco, come causa, la necessità di pene soddisfattorie (Rosmini). Per l’uso della parola nel linguaggio giur., v. satisfattorio. ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] figlio. M. diDio, Vergine m., la Madonna, invocata anche come m. dei peccatori, m. di misericordia, di grazia, di carità, ecc provvederebbe soltanto alla gestazione). b. Per estens., la parola è usata anche con riferimento ad animali, spec. domestici ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] anche gli inservienti di un tempio o dei riti, spec. di quelli sacrificali. Nella lingua ital. la parola conserva in parte i . diDio, il sacerdote; la Chiesa, di cui io sono indegno m., detto per umiltà dai sacerdoti e prelati. Ministri diDio sono ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] suscitare un sentimento di pietà: scene di dolore che toccano il cuore; in senso religioso, Dio gli ha toccato in alcuni sign., tócco (v. tocco1). Con uso di agg., toccato!, parola con cui nella scherma cavallerescamente si accusa un colpo ricevuto ...
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clericalese
s. m. Linguaggio tipico dell’ambiente clericale, talvolta caratterizzato dalla presenza di termini oscuri o di difficile comprensione. ◆ La proposta più audace è che il Papa conceda alle [...] parlare. Anche il Papa -- monarca assoluto -- è definito soltanto «servo dei servi diDio». Allora, quando si tratta di governo, le parole usate in clericalese sono «presenza», «partecipazione», «visibilità». (Marco Politi, Repubblica, 15 ottobre ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] ., fare il protesto; elevare, innalzare: l. il pensiero a Dio, l. in alto la mente; e con altro traslato: Levommi paroladi bocca; l. di mano le botte, o sim., comportarsi in modo da provocare le legnate (e con compl. indeterminato: le leverebbe di ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] l’ultimo lavoro Fammi del tuo valor sì fatto vaso ... (Dante: qui è la virtù poetica). Nella Divina Commedia, la parola indica inoltre l’onnipotenza diDio, la somma delle sue virtù: Laudato sia ’l tuo nome e ’l tuo valore Da ogne creatura (Purg. XI ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] In unione con le parole terra, aria, mare, si presta a usi varî, in complementi sia di moto sia di quiete: viaggiare per terra a. In formule di preghiera, nelle quali si unisce spesso al valore causale il valore finale: per l’amor diDio, per l’amor ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] passi nel corridoio; far s. il ritmo, far s. l’accento d’una parola, e sim. (qui con senso partic.: marcare, dare rilievo al ritmo, ho da più persone inteso che tu se’ savissimo e nelle cose diDio senti molto avanti (Boccaccio). 7. Come s. m., il s ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...