proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] terrestre, creato apposta da Dio per conveniente e perfetta dimora dell’uomo. In funzione di predicato nominale, con valore neutro nome, n. 1), in contrapp. al nome comune. b. Diparola o locuzione che esprime con esattezza l’idea che si vuole ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] plurale, il valore semantico di una parola, comprendendovi anche una nozione affine, spesso di genere diverso (il didio (dèi), uomo (uomini), bue (buoi). ◆ I sostantivi composti hanno, a seconda del tipo di composizione, quattro diversi modi di ...
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liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; [...] (Segneri); Dio ci liberi da certa gente!; e come esclamazione enfatica: Dio ne scampi e liberi!; se, Dio liberi!, dovesse da un impegno, dalla parola data; quindi anche esimere, affrancare: l. da una spesa, dal pagamento di un’imposta. c. ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore [...] cose inanimate, in quanto considerate creature diDio, come fu proprio dello spirito francescano parola): frate Bernardo, frate Ugolino, ecc.; per questo uso, v. anche fra2. La denominazione di frate è estesa anche ai cavalieri professi dell’Ordine di ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] comportarsi meglio di così. Per antonomasia, attributo della divinità: Dio è g., è immensamente g.; il g. Dio; e come g.; le scarpe, il cappello, i guanti mi sono g.; non trovo la parola g.; dare il g. rilievo a una cosa; questo mi pare il momento g ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; [...] , re degli dei. Nella tradizione cristiana, riferito a Dio (come Dio Padre o Gesù Cristo): Se fosse amico il re generosità da re; ricco, felice come un re; anche, paroladi re, di promesse o affermazioni che meritano piena fiducia. b. Per indicare ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo [...] azioni particolari, concedeva sotto forma di segni (nelle forme più primitive) o servendosi di un tramite umano, il quale comunicava al richiedente, a voce o più spesso per iscritto, le parole del dio (in genere di significato ambiguo o oscuro); per ...
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fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. [...] ecc., conforme al sign. generico che la parola aveva in latino, dove si specificava con b. Artefice: il f. dell’universo, Dio; Il bel fabbro d’Urbino (Foscolo), Raffaello . d’inganni, d’imposture; Gran fabro di calunnie adorne in modi Novi, che sono ...
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tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. [...] diDio; Anna [d’Aragona], bella, gentil, cortese e saggia, Di castità, di fede e d’amor tempio (Ariosto). Per estens., sede principale di Tasso). Questo sign. non è un uso traslato della parola nella sua accezione più com., ma viene direttamente dal ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino [...] di una persona o di una famiglia, e spec. chi attende ai lavori di casa: un vecchio s.; un s. fedele; è parola più cruda e umiliante di espressione s. dei servi diDio, v. servus servorum dei. c. Come denominazione di appartenenti a ordini religiosi: ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta ed eterogenea, che lascia ancora molte...