rimessa
riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», [...] al momento opportuno, quando questo abbia commesso un errore o si trovi comunque in difficoltà: l’opposizione, in parlamento, sta giocando di rimessa. 5. a. Spedizione, trasmissione per la consegna al destinatario : l’invio delle bozze sarà ...
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borboglio
borboglìo s. m. [der. di borbogliare]. – Il borbogliare, mormorìo, gorgoglìo: gran b. si sparse per lo parlamento (M. Villani); il b. profondo del mare (Pirandello); b. del ventre, borborigmo. [...] Meno com., brontolìo sordo, rumore cupo; e per estens., ant., sollevazione, tumulto ...
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ratifica
ratìfica s. f. [der. di ratificare]. – 1. a. In diritto civile, approvazione, da parte dell’interessato, di un negozio giuridico compiuto da un suo rappresentante non investito dei poteri di [...] (nella persona, in Italia, del presidente della Repubblica, e per lo più in base a una apposita legge approvata dal Parlamento) dichiara di volere costituire con un altro stato, o con una pluralità di altri stati o soggetti di diritto internazionale ...
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indirizzo
(ant. indrizzo) s. m. [der. di indirizzare]. – 1. Movimento in una direzione o verso una meta prefissata: attraverso la foresta andò trasognato e senza indirizzo (Palazzeschi). Più spesso in [...] fedeltà al sovrano. Era detto i. di risposta al discorso della Corona il messaggio con il quale ogni ramo del Parlamento rispondeva in Italia al discorso pronunciato dal re, di fronte alle due assemblee legislative riunite, all’inaugurazione di una ...
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premere
prèmere v. tr. e intr. [lat. prĕmĕre] (pass. rem. io preméi o premètti [ant. anche prèssi], tu premésti, ecc.; part. pass. premuto, ant. prèsso). – 1. tr. a. Fare forza, gravare su qualche cosa [...] determinati comportamenti o a prese di posizione: premono su di lui per fargli rassegnare le dimissioni; p. sul governo, sul parlamento, sui pubblici poteri; p. sull’opinione pubblica. 3. intr. (aus. avere) Stare a cuore, importare: è naturale che la ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] un articolo; preparare lo s. di una nuova grammatica; s. di legge, proposta di legge presentata all’approvazione del parlamento; in astrologia, s. natale, l’oroscopo. Negli sport a squadre, modello tattico della disposizione in campo dei giocatori: l ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo [...] i giornali si siano occupati con articoli contenenti giudizî favorevoli o sfavorevoli; in senso fig., riferito a persona di cui si parli bene o male nelle conversazioni, nei rapporti comuni, che goda o no di pubblica stima: un nuovo direttore che non ...
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stampato
agg. e s. m. [part. pass. di stampare]. – 1. agg. a. Riprodotto, composto e generalmente anche pubblicato, a stampa (contrapp. a manoscritto e dattiloscritto): libro s., e in senso fig. parlare [...] richiesta di porto d’armi; stampati per certificati anagrafici, per la denuncia dei redditi, per contabilità; nel Parlamento italiano, documento o atto pubblicato a stampa e distribuito dagli uffici di presidenza delle due Camere; nelle biblioteche ...
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Per Parlamento si intende l’organo rappresentativo per eccellenza (Rappresentanza politica), titolare del potere legislativo (Separazione dei poteri). Storicamente, i primi Parlamenti nascono nella seconda metà del medioevo (XII-XIV secolo)...
parlamento
Luigi Vanossi
Ricorre una volta nelle Rime, una nella Commedia; è comune nel Fiore (6 esempi). In If XXVIII 88 l'espressione farà venirli a parlamento seco vale " li farà venire a parlamentare con lui ". A Rime LXXXIII 50, dove...