repechage
repêchage 〈rëpešàaˇ∫〉 s. m., fr. [der. di repêcher «ripescare»]. – 1. Ricupero, ripresa, riesumazione di qualcosa o di qualcuno già da tempo abbandonato, accantonato, interrotto: una rappresentazione [...] loro ripresa in esame da parte di una nuova legislatura, quando erano stati già approvati da un ramo del parlamento nella legislatura precedente. Con riferimento a risultati elettorali, il fatto di venire eletti, pur non avendo raggiunto il quoziente ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] o «regna»); e in senso fig.: li profondi fóri Ond’uscì ’l sangue in sul quale io sedea (Dante; è un’anima che parla, riferendosi all’immagine già biblica del sangue come sede del soffio vitale e quindi dell’anima stessa); quando viene in sulla terra ...
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colloquio
collòquio s. m. [dal lat. colloquium, der. di collŏqui «parlare insieme», comp. di con- e loqui «parlare»]. – 1. a. Abboccamento, conversazione tra due persone o più (ma sempre poche), di solito [...] , esame preliminare su argomenti generali e propedeutici o su parte determinata della materia. 3. In alcuni comuni medievali, l’assemblea di tutti i cittadini che avevano capacità giuridica; chiamata più spesso concione, arringo, parlamento. ...
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polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque [...] a qualcuno, bastonarlo); di persona: far p., alzare la p., sollevarla (in senso fig., alzare polvere, far chiasso, far parlare di sé, o provocare scandalo, e sim.); cospargersi il capo di p., come manifestazione, nell’antichità, di strazio, di grande ...
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tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico [...] Repubblica (unitamente all’attentato alla Costituzione), per il quale egli può essere posto in stato di accusa dal Parlamento riunito in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. 2. Azione delittuosa o dannosa compiuta, mascherando le ...
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seduta
s. f. [der. del v. sedere]. – 1. non com. a. Lo stare seduto o seduti, soltanto nell’espressione votare per alzata e seduta, e cioè alzandosi in piedi coloro che sono favorevoli alla proposta [...] , rimandare, rinviare la s.; s. fiume, protratta per lunghissimo tempo, anche come accorgimento ostruzionistico, attuato in parlamento per ostacolare con discorsi interminabili l’approvazione di una legge; s. del tribunale, pubblica udienza in cui si ...
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seggio
sèggio s. m. [der. del lat. sedere «star seduto»; cfr. sedia e le forme in -gg- della coniugazione di sedere]. – 1. Nell’uso letter. ant., sedia, sedile, luogo su cui si sta seduti: Gir fra le [...] togliere qualcuno di seggio, privarlo della carica, del grado che ricopre, spodestarlo. 2. a. Ciascuno dei posti in parlamento ottenuti da un partito nelle elezioni politiche (o in consigli comunali nelle elezioni amministrative): il nuovo partito ha ...
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dichiarazione
dichiarazióne s. f. [dal lat. declaratio -onis]. – 1. a. L’atto del dichiarare, nei sign. 1, 2 e 3 del verbo, e le parole o lo scritto con cui si dichiara: fare una d., e, in senso più [...] dichiara di adottare o che s’intende far rispettare; d. programmatiche, quelle con cui un nuovo governo, nel presentarsi al parlamento, enuncia le linee del programma che si propone di svolgere; d. di voto, in assemblee, spec. politiche (v. voto, nel ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, [...] . del maestro nella guida dell’istituto; sono molti ad aspirare alla s. del direttore che va in pensione; si è votata in parlamento la s. alla presidenza della Repubblica; s. al trono o dinastica (e assol. guerre di successione, le guerre del sec. 18 ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] , sentendo il duolo, levò a. il piè (Boccaccio); non ci arrivo così a., così in su; con forza, con tono elevato: parlare a., anche fig., con tono risentito o in modo nobile (cfr. anche altoparlante, dove alto è in senso proprio); proclamare a.; levò ...
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Per Parlamento si intende l’organo rappresentativo per eccellenza (Rappresentanza politica), titolare del potere legislativo (Separazione dei poteri). Storicamente, i primi Parlamenti nascono nella seconda metà del medioevo (XII-XIV secolo)...
parlamento
Luigi Vanossi
Ricorre una volta nelle Rime, una nella Commedia; è comune nel Fiore (6 esempi). In If XXVIII 88 l'espressione farà venirli a parlamento seco vale " li farà venire a parlamentare con lui ". A Rime LXXXIII 50, dove...